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Ricorso inammissibile: quando è solo una ripetizione

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile quando i motivi sono una mera riproposizione di argomenti già valutati e respinti. In questo caso, il tentativo di ottenere una nuova valutazione delle prove è stato respinto, confermando che il giudizio di legittimità non è un terzo grado di merito. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 28 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega i Limiti dell’Appello

L’ordinanza in esame offre un importante chiarimento sui limiti del ricorso per Cassazione, sottolineando quando un’impugnazione rischia di essere dichiarata un ricorso inammissibile. Il caso riguarda un imputato che, dopo la condanna in Corte d’Appello, ha tentato di portare la sua causa davanti alla Suprema Corte, sollevando questioni sulla motivazione della sentenza, sul calcolo della pena e sulla mancata concessione di attenuanti. Tuttavia, la Corte ha respinto le sue argomentazioni, fornendo una lezione fondamentale sulla differenza tra un errore di diritto e una semplice discordanza con la valutazione dei fatti compiuta dai giudici di merito.

I Fatti del Processo

Un soggetto, condannato dalla Corte d’Appello di Napoli, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione. Le sue lamentele si concentravano su tre punti principali:
1. La motivazione per relationem: il ricorrente contestava il metodo con cui i giudici d’appello avevano motivato la sentenza, facendo riferimento a contenuti di altri atti processuali.
2. L’aumento di pena per la continuazione: si lamentava una mancanza di motivazione specifica per l’aumento della pena applicato in ragione della continuazione tra i reati.
3. Le attenuanti generiche: il ricorrente criticava la decisione di non concedergli le circostanze attenuanti generiche.

In sostanza, l’imputato chiedeva alla Suprema Corte di riconsiderare elementi già ampiamente discussi e decisi nei gradi di giudizio precedenti.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione si fonda su un principio cardine del nostro sistema processuale: il giudizio di Cassazione è un giudizio di legittimità, non un terzo grado di merito. Questo significa che la Suprema Corte non può riesaminare le prove o sostituire la propria valutazione dei fatti a quella dei giudici che l’hanno preceduta. Il suo compito è verificare che la legge sia stata applicata correttamente e che la motivazione della sentenza sia logica e non contraddittoria.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha spiegato in modo chiaro perché il ricorso non superava il vaglio di ammissibilità.

Ripetitività e Genericità dei Motivi

I giudici hanno osservato che i motivi del ricorso erano ‘meramente riproduttivi’ di argomentazioni già presentate e respinte dalla Corte d’Appello. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riproposizione delle stesse difese, ma deve individuare specifici vizi di legittimità della sentenza impugnata. Le critiche del ricorrente erano tese a sollecitare una ‘rivalutazione’ e una ‘alternativa rilettura delle fonti probatorie’, un’attività preclusa alla Corte di Cassazione.

La Validità della Motivazione ‘per relationem’

In merito alla critica sulla motivazione per relationem, la Corte ha specificato che la Corte territoriale aveva, in realtà, ‘ampiamente argomentato’ sugli elementi costitutivi dei reati, disattendendo con motivazioni adeguate le deduzioni difensive. La tecnica della motivazione per riferimento è legittima quando l’atto richiamato è conosciuto e il giudice dimostra di averne preso visione e di condividerne le conclusioni, come avvenuto nel caso di specie.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un messaggio importante per chi intende impugnare una sentenza penale davanti alla Corte di Cassazione. Non è sufficiente essere in disaccordo con l’esito del processo. È necessario articolare censure precise che riguardino la violazione di norme di legge o vizi logici manifesti nella motivazione. Tentare di trasformare il giudizio di legittimità in una terza istanza di merito porta inevitabilmente a una declaratoria di ricorso inammissibile. Le conseguenze non sono solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo di pagare le spese processuali e una sanzione economica a favore della Cassa delle ammende, come deterrente contro l’abuso dello strumento processuale.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile se non rispetta i requisiti di legge, ad esempio quando i motivi sono una semplice ripetizione di argomenti già respinti in appello o quando chiedono alla Corte di riesaminare i fatti del caso, attività che non le compete.

Cosa significa che la Cassazione esercita un ‘sindacato di legittimità’?
Significa che il suo ruolo non è quello di stabilire chi ha torto o ragione sui fatti (giudizio di merito), ma di controllare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente la legge e abbiano fornito una motivazione logica e coerente per la loro decisione.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Chi propone un ricorso dichiarato inammissibile viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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