Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea il Principio del Giudicato
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14806 del 2024, torna a pronunciarsi su un tema fondamentale della procedura penale: i limiti all’impugnazione e le conseguenze di un ricorso inammissibile. La decisione offre uno spunto cruciale per comprendere quando una questione legale si può considerare ‘preclusa’, ovvero non più discutibile, all’interno di un processo. Questo principio è essenziale per garantire la certezza del diritto ed evitare che i processi si protraggano all’infinito su argomenti già definiti.
I Fatti del Caso: un Appello con Oggetto Limitato
La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Bari. L’imputato intendeva sollevare nuovamente la questione relativa alla recidiva. Tuttavia, la storia del procedimento era complessa: una precedente sentenza d’appello era già stata annullata dalla stessa Corte di Cassazione, ma solo su un punto specifico. L’annullamento era avvenuto su ricorso del Procuratore Generale e riguardava esclusivamente la concessione delle attenuanti generiche. Questo dettaglio è fondamentale, poiché l’annullamento con rinvio su un punto specifico della sentenza rende definitive tutte le altre statuizioni non toccate dalla decisione della Cassazione.
La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile e le sue Conseguenze
La Suprema Corte ha dichiarato il nuovo ricorso dell’imputato manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. La ragione di tale decisione risiede proprio nel fatto che la questione della recidiva era ormai divenuta irrevocabile. Poiché la precedente sentenza di Cassazione aveva limitato il suo intervento alla sola valutazione delle attenuanti generiche, ogni altro aspetto della condanna, inclusa la recidiva, era passato in giudicato. Tentare di rimettere in discussione tale punto configurava un’azione processualmente non consentita, rendendo il ricorso inammissibile.
La Corte ha quindi condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando la presenza di profili di colpa nella proposizione di un’impugnazione priva di fondamento giuridico.
Le Motivazioni: il Principio del “Precluso”
La motivazione della Corte si fonda sul principio del giudicato progressivo. Quando la Cassazione annulla una sentenza con rinvio, ma solo per alcuni capi o punti specifici, tutte le altre parti della decisione diventano definitive e non possono più essere oggetto di impugnazione. Nel caso di specie, l’intervento precedente della Suprema Corte aveva circoscritto il nuovo giudizio d’appello alla sola questione delle attenuanti. Di conseguenza, la questione della recidiva era stata ‘cristallizzata’ e non poteva più essere riesaminata. Il tentativo del ricorrente di riaprire questo capitolo è stato visto come un tentativo di aggirare una decisione già definitiva, giustificando la severa sanzione dell’inammissibilità.
Conclusioni: L’Importanza della Strategia Processuale
L’ordinanza in esame ribadisce un principio cardine del nostro ordinamento processuale: l’efficacia preclusiva del giudicato. Le parti di un processo devono essere consapevoli che le decisioni giurisdizionali, una volta divenute definitive su specifici punti, non possono essere rimesse in discussione. Questa pronuncia serve da monito sull’importanza di una corretta strategia difensiva, che deve concentrarsi sui punti della sentenza effettivamente ancora aperti alla discussione, senza tentare di forzare i limiti imposti dalla legge e dalle precedenti decisioni. La proposizione di un ricorso su questioni precluse non solo è destinata al fallimento, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché verteva su una questione, quella della recidiva, che era già stata definita e resa irrevocabile da una precedente sentenza della Corte di Cassazione e, pertanto, non poteva più essere discussa.
Cosa significa che una questione è ‘preclusa’ in un processo?
Significa che un determinato argomento o punto giuridico non può più essere sollevato o riesaminato dal giudice, in quanto su di esso si è già formata una decisione definitiva in una fase precedente dello stesso procedimento.
Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, a causa della colpa riscontrata nella presentazione di un ricorso privo di fondamento.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 14806 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 14806 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 16/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a BARI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 02/03/2022 della CORTE APPELLO di BARI
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata; esaminati i motivi di ricorso,
OSSERVA
Ritenuto che il ricorso è manifestamente infondato, in quanto deduce il tema della recidiva, ormai precluso a seguito della sentenza della Corte di cassazione che aveva annullato la prima sentenza di appello su ricorso del Procuratore generale solo con riguardo alla concessione delle attenuanti generiche;
Ritenuto dunque che il ricorso è inammissibile, conseguendone la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in ragione dei sottesi profili di colpa, a quello della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende,
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 16 febbraio 2024
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Il Consigliere estensore