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Ricorso inammissibile: quando è manifestamente infondato

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi di appello, in particolare quelli relativi alla valutazione delle dichiarazioni dell’imputato, sono stati giudicati manifestamente infondati. La decisione sottolinea che l’appello non si confrontava adeguatamente con la logica coerente della sentenza impugnata, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Sottolinea l’Importanza di Motivi Specifici

L’esito di un processo non si decide solo nel merito, ma anche attraverso il rigoroso rispetto delle regole procedurali. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un’impugnazione possa naufragare prima ancora di essere esaminata nel dettaglio, risultando in un ricorso inammissibile. Questo accade quando i motivi presentati non sono sufficientemente specifici o non si confrontano criticamente con le argomentazioni della sentenza impugnata. Analizziamo questa decisione per comprendere le ragioni e le conseguenze di tale esito.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione avverso una sentenza della Corte di Appello di Lecce. L’imputato, tramite il suo difensore, aveva sollevato diverse censure contro la decisione di secondo grado. Tra queste, spiccava un motivo specifico relativo alla presunta omessa valutazione delle dichiarazioni che egli stesso aveva reso durante il dibattimento. L’appellante riteneva che i giudici di merito non avessero dato il giusto peso alle sue parole, viziando così la correttezza della sentenza.

La Decisione della Corte: un Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 31 marzo 2025, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso totalmente inammissibile. Questa decisione ha impedito un esame approfondito dei motivi, cristallizzando la sentenza della Corte di Appello e rendendola definitiva. Oltre a vedere respinta la propria impugnazione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Suprema Corte

La Corte ha basato la sua decisione su una valutazione di manifesta infondatezza dei motivi di ricorso. In primo luogo, ha liquidato le censure iniziali come già allineate alla giurisprudenza consolidata. Il punto cruciale, tuttavia, ha riguardato il secondo motivo, quello relativo alle dichiarazioni dell’imputato. I giudici supremi hanno osservato che la sentenza della Corte di Appello era “immune da censure” su questo punto. Le argomentazioni del giudice di merito erano state esposte con una “lineare e coerente logicità”. Il ricorrente, invece di smontare punto per punto questo ragionamento, si era limitato a riproporre le proprie doglianze in modo generico, senza un reale e critico confronto con la decisione impugnata. È proprio questa mancanza di specificità a rendere il motivo “manifestamente infondato” e, di conseguenza, l’intero ricorso inammissibile.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso, per essere ammissibile, non può limitarsi a una generica lamentela. È necessario che l’appellante articoli critiche precise, puntuali e pertinenti, dimostrando dove e perché il giudice precedente avrebbe sbagliato. La mancanza di un confronto serrato con la logica della sentenza impugnata trasforma l’appello in un atto sterile, destinato a essere dichiarato inammissibile. Le conseguenze non sono solo procedurali, con la conferma della condanna, ma anche economiche, data la condanna al pagamento delle spese e della sanzione a favore della Cassa delle ammende. Questo caso serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione solidi, dettagliati e tecnicamente ineccepibili.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il giudice non esamina il merito della questione perché l’impugnazione manca dei requisiti previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza precedente diventa definitiva e il ricorrente è di solito condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.

Perché il motivo sulle dichiarazioni dell’imputato è stato ritenuto manifestamente infondato?
Perché il ricorrente non ha criticato in modo specifico il ragionamento logico e coerente della Corte di Appello. Si è limitato a riproporre le sue lamentele in modo generico, senza un confronto diretto con le motivazioni della sentenza impugnata, rendendo il suo motivo privo di fondamento evidente.

Qual è la conseguenza economica di un ricorso inammissibile?
Oltre a non poter ottenere una revisione della sentenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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