Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega i Requisiti di Ammissibilità
L’ordinanza n. 736/2024 della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulla corretta formulazione dei ricorsi. Un ricorso inammissibile non solo preclude la possibilità di vedere esaminate le proprie ragioni nel merito, ma comporta anche conseguenze economiche per chi lo propone. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere quali errori evitare.
I Fatti del Caso
La vicenda trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. Il ricorrente contestava la decisione dei giudici di secondo grado, sollevando principalmente due questioni: il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche e la maturazione della prescrizione del reato dopo la pronuncia della sentenza d’appello.
Il caso è quindi giunto all’esame della Corte di Cassazione, chiamata a valutare se i motivi proposti fossero conformi ai requisiti previsti dalla legge per il giudizio di legittimità.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Suprema Corte ha risolto la questione in modo netto e definitivo, dichiarando il ricorso inammissibile. Di conseguenza, la sentenza della Corte d’Appello è diventata irrevocabile. Oltre a questa statuizione, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di ricorso inammissibile.
Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Inammissibile?
La Corte ha basato la sua decisione su principi consolidati della procedura penale. I motivi del provvedimento si concentrano sulla natura dei motivi di ricorso presentati, ritenuti non idonei a superare il vaglio di ammissibilità.
### Genericità e Carattere Fattuale delle Doglianze
Il punto centrale della motivazione è che le censure mosse dal ricorrente erano state formulate in modo generico e, soprattutto, tendevano a sollecitare una nuova valutazione dei fatti del caso. La Corte di Cassazione, tuttavia, non è un terzo grado di giudizio dove si possono riesaminare le prove o la ricostruzione degli eventi. Il suo compito, in quanto giudice di legittimità, è esclusivamente quello di verificare la corretta applicazione delle norme di diritto e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Un ricorso che si limita a riproporre argomentazioni di fatto già respinte in appello è, per sua natura, inammissibile.
### Questioni Già Adeguatamente Valutate
La Corte ha inoltre sottolineato come le questioni sollevate, in particolare il diniego delle attenuanti generiche, fossero già state affrontate e respinte dalla Corte d’Appello con “corretti argomenti giuridici”. Il ricorrente non aveva evidenziato vizi di legge o difetti logici nella motivazione del giudice di merito, ma si era limitato a manifestare il proprio dissenso rispetto alla decisione. Anche la questione della prescrizione è stata ritenuta infondata. Questa duplicazione di argomenti, senza l’individuazione di un vizio specifico della sentenza impugnata, rende il ricorso privo della sua funzione tipica e, pertanto, inammissibile.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: per accedere al giudizio della Corte di Cassazione, non è sufficiente essere in disaccordo con una sentenza. È necessario formulare motivi di ricorso specifici, tecnici e focalizzati su questioni di diritto. Un ricorso inammissibile non solo è inutile ai fini della difesa, ma si traduce in un’ulteriore condanna economica per l’imputato. La decisione evidenzia l’importanza di affidarsi a un difensore esperto che sappia distinguere tra argomenti di merito, spendibili nei primi due gradi di giudizio, e vizi di legittimità, gli unici che possono essere fatti valere davanti alla Suprema Corte.
Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando i motivi presentati non sono consentiti dalla legge in sede di legittimità, ad esempio perché sono costituiti da doglianze generiche e di fatto, oppure ripropongono questioni già adeguatamente valutate e respinte dal giudice di merito.
Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende. La sentenza impugnata diventa definitiva.
La Corte di Cassazione può riesaminare le attenuanti generiche?
La Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito la decisione sulle attenuanti generiche, ma può solo verificare se la motivazione del giudice che le ha negate sia logicamente coerente e non viziata da errori di diritto. Se la motivazione è corretta, la doglianza è considerata di fatto e quindi inammissibile.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 736 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 736 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 10/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato a CARINI il 20/12/1995
avverso la sentenza del 14/10/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
Ritenuto che i motivi dedotti nel ricorso non sono consentiti dalla legge in sed di legittimità, perché costituiti da doglianze generiche e di fatto rispetto a pro censura già adeguatamente vagliati e disattesi con corretti argomenti giuridici giudice di merito (si veda, pag. 2, sul diniego delle attenuanti . generiche) e preluse (quanto alla prescrizione maturata dopo la pronuncia della sentenza di appello);
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento dell , spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa de ammende.
Così deciso il 10/11/2023