Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 29077 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 29077 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 08/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a EBOLI il 03/02/1974
avverso la sentenza del 06/12/2024 della CORTE APPELLO di SALERNO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
MOTIVI DELLA DECISIONE
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di Salerno ha confermato la sentenza del Tribunale di Salerno del 12 aprile 2023, con la quale NOME NOME era stato condannato all
pena di anni quattro e mesi otto di reclusione ed euro 40.000, 00 di multa, in relazione ai re di cui agli artt. 73 comma 1 D.P.R. 309/90.
2. L’imputato, a mezzo del proprio difensore, ricorre per Cassazione avverso la sentenza della Corte di appello lamentando, in un unico motivo di ricorso, l’inosservanza o errone
applicazione della legge penale e la mancanza, contraddittorietà o manifesta illogicità dell motivazione.
3. Il motivo sopra richiamato è inammissibile, in quanto assolutamente privo di specificità, prospettando deduzioni generiche e prive delle ragioni di diritto e dei dati di fatto che sorregg
la richiesta. Va rammentato che l’impugnazione è inammissibile per genericità dei motivi se manca ogni indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata
e quelle poste a fondamento dell’atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità (Sez. 4, n. 34270 del 03/07/2007, Rv. 236945, COGNOME; Sez. U, n. 8825 del 27/10/2016, Rv. 268822, COGNOME).
Inoltre, il motivo di ricorso è volto a prefigurare una alternativa rilettura dell probatorie, estranea al sindacato di legittimità e che già la sentenza della Corte di Appe impugnata ricostruisce senza alcuna frattura logica.
Per tali ragioni, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, non sussistendo ipotesi di esonero, al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, determinabile in euro tremila, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila alla Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma 1’8 luglio 2025.