Ricorso inammissibile per genericità: la Cassazione stabilisce le conseguenze
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 9541/2024, offre un importante chiarimento sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi. La decisione sottolinea che un ricorso inammissibile perché privo di specificità non solo viene rigettato, ma comporta anche severe conseguenze economiche per chi lo presenta. Questo principio è fondamentale per garantire l’efficienza del sistema giudiziario e scoraggiare impugnazioni superficiali.
Il caso in esame
Un imputato, attraverso il suo difensore, presentava ricorso avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il motivo principale dell’impugnazione era la presunta violazione di legge per il mancato riconoscimento di una causa di non punibilità, come previsto dall’articolo 129 del codice di procedura penale. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza impugnata.
Le ragioni del ricorso inammissibile
La Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha ritenuto inammissibile. La ragione di tale decisione risiede nella totale mancanza di specificità dei motivi addotti. Secondo i giudici, le argomentazioni presentate erano meramente generiche, prive di un’adeguata esposizione delle ragioni di diritto e dei dati di fatto concreti che avrebbero dovuto sostenere la richiesta. In sostanza, il ricorso non spiegava in modo chiaro e preciso perché la Corte d’Appello avrebbe errato nella sua decisione.
Le conseguenze della decisione
La dichiarazione di inammissibilità ha attivato le disposizioni dell’articolo 616 del codice di procedura penale. La Corte ha stabilito che, non essendovi prova di un’assenza di colpa da parte del ricorrente nel causare l’inammissibilità, quest’ultimo doveva essere condannato a delle sanzioni.
Le conseguenze sono state duplici:
1. Condanna al pagamento delle spese processuali: il ricorrente è stato obbligato a coprire i costi del procedimento.
2. Condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria: è stata inflitta una sanzione di tremila euro da versare alla cassa delle ammende.
Questa misura serve a disincentivare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o redatti in modo negligente, che sovraccaricano inutilmente il lavoro della Suprema Corte.
Le motivazioni della Corte
Le motivazioni della Corte sono nette e si fondano su un principio cardine della procedura penale: il principio di specificità dei motivi di ricorso. Un’impugnazione non può limitarsi a enunciare una generica doglianza, ma deve articolare una critica puntuale e argomentata del provvedimento che si intende contestare. Deve indicare con precisione le parti della sentenza che si ritengono errate e le norme di legge che si assumono violate, collegando il tutto a elementi fattuali specifici. Nel caso di specie, il ricorso era completamente carente sotto questo profilo, riducendosi a una richiesta astratta e non supportata da argomenti concreti. La Corte ha quindi agito in conformità con la legge e la giurisprudenza consolidata, inclusa quella della Corte Costituzionale, che legittima l’applicazione di sanzioni in caso di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.
Conclusioni
Questa ordinanza ribadisce un messaggio fondamentale per tutti gli operatori del diritto: la redazione di un atto di impugnazione richiede rigore, precisione e serietà. Presentare un ricorso inammissibile per genericità non è una mera leggerezza procedurale, ma un errore che comporta conseguenze economiche tangibili. La decisione della Cassazione serve come monito a non abusare dello strumento processuale dell’impugnazione, garantendo che l’accesso alla giustizia di ultima istanza sia riservato a casi che presentano questioni giuridiche serie e ben definite.
Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché era assolutamente privo di specificità, presentando deduzioni generiche e non indicando le ragioni di diritto e i dati di fatto a supporto della richiesta di annullamento.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile e si ravvisa una colpa del ricorrente, quest’ultimo viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, che in questo caso è stata fissata in tremila euro da versare alla cassa delle ammende.
Cosa significa che un ricorso deve essere ‘specifico’?
Significa che l’atto di impugnazione deve indicare in modo chiaro e dettagliato quali parti della sentenza si contestano, quali norme di legge si ritengono violate e su quali elementi di fatto si basa la critica, evitando argomentazioni vaghe o astratte.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 9541 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 9541 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 21/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a NAPOLI il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 29/03/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Motivi della decisione
COGNOME NOME ricorre, a mezzo del difensore di fiducia, avverso la sentenza di cui in epigrafe deducendo violazione di legge in relazione al mancato riconoscimento della causa di non punibilità di cui all’art. 129 cod. proc. pen.
Chiede, pertanto, annullarsi la sentenza impugnata.
Il motivo sopra richiamato è inammissibile, in quanto assolutamente privo di specificità, prospettando deduzioni generiche e prive delle ragioni di diritto e dei dat di fatto che sorreggono la richiesta.
Essendo il ricorso inammissibile e, a norma dell’art. 616 cod. proc. pen, non ravvisandosi assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità (Corte Cost. sent. n. 186 del 13.6.2000), alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento consegue quella al pagamento della sanzione pecuniaria nella misura indicata in dispositivo
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 21 febbraio 2024
Consiglieri estensore