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Ricorso inammissibile: perché è stato respinto?

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile perché totalmente privo di un apparato argomentativo a sostegno delle richieste. A seguito di questa grave carenza procedurale, il ricorrente è stato condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare una sanzione pecuniaria di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 30 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: La Cassazione Spiega Quando un Appello è “Vuoto”

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un’opportunità cruciale che richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci ricorda le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile, soprattutto quando questo risulta completamente privo di argomentazioni. Con l’ordinanza in esame, i giudici non solo hanno respinto l’appello, ma hanno anche inflitto al ricorrente una pesante sanzione economica. Analizziamo insieme perché.

I Fatti del Caso: Un Ricorso Senza Fondamento

Il caso ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. Il ricorrente lamentava una presunta “violazione di legge in relazione all’art. 133 del codice penale”, una norma che riguarda i criteri di commisurazione della pena. Tuttavia, la doglianza è stata presentata in modo del tutto generico, senza fornire alcun supporto logico o giuridico alla propria tesi. In sostanza, il ricorso si limitava a enunciare un motivo senza svilupparlo, lasciandolo privo di qualsiasi fondamento.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, nell’analizzare l’atto, ha immediatamente rilevato la sua manifesta carenza. I giudici hanno definito il ricorso “privo di qualsivoglia apparato argomentativo a fondamento delle richieste”. Questo significa che non era stata fornita alcuna spiegazione del perché la sentenza d’appello fosse errata nell’applicare l’art. 133 c.p., né erano stati indicati elementi concreti a supporto di tale affermazione.

Di fronte a un atto processuale così “vuoto”, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare il ricorso inammissibile. Non si trattava di valutare se il motivo fosse fondato o meno, ma di prendere atto che, in pratica, un vero motivo non era stato nemmeno formulato.

Le Motivazioni della Condanna Accessoria: Spese e Sanzione

La conseguenza più significativa della decisione non è stata solo la conferma della sentenza precedente, ma l’applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di inammissibilità del ricorso, il proponente deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Nel caso specifico, la sanzione è stata quantificata in 3.000 euro. La Corte ha sottolineato che non vi erano elementi per ritenere che l’inammissibilità fosse dovuta a una causa non imputabile al ricorrente (citando la sentenza n. 186/2000 della Corte Costituzionale), rendendo la condanna economica una conseguenza diretta e inevitabile della superficialità con cui era stato redatto l’atto di impugnazione.

Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Ben Argomentato

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Non è sufficiente indicare una norma che si presume violata; è indispensabile costruire un solido apparato argomentativo che spieghi nel dettaglio le ragioni della propria doglianza. Un ricorso inammissibile non è solo un’occasione persa, ma comporta anche conseguenze economiche rilevanti. La giustizia, specialmente ai suoi massimi livelli, richiede serietà, precisione e una preparazione tecnica impeccabile, pena l’immediata reiezione dell’istanza con annessa sanzione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché era completamente privo di qualsiasi apparato argomentativo, ovvero non conteneva alcuna motivazione, spiegazione o ragionamento giuridico a sostegno delle richieste avanzate.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

È sempre prevista una sanzione economica in caso di inammissibilità?
Sì, l’articolo 616 del codice di procedura penale prevede che alla dichiarazione di inammissibilità segua la condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria, a meno che non si dimostri un’assenza di colpa nella causa di inammissibilità, circostanza che la Corte non ha ravvisato in questo caso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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