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Ricorso inammissibile: perché è stato respinto?

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una condanna per danneggiamento. Il motivo è che l’imputato si è limitato a ripetere le stesse argomentazioni già respinte in appello, senza muovere una critica specifica e motivata alla sentenza impugnata. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello alla Cassazione Fallisce

Presentare un ricorso in Cassazione richiede requisiti precisi. Un recente provvedimento della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il concetto di ricorso inammissibile, spiegando perché non basta ripetere le proprie ragioni per ottenere una revisione della sentenza. Vediamo cosa insegna questa ordinanza.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla condanna di un individuo per il reato di danneggiamento, previsto dall’art. 635 del codice penale. La decisione era stata confermata anche dalla Corte d’Appello, che aveva ritenuto pienamente attendibile il riconoscimento effettuato da un ispettore di polizia. Non soddisfatto della decisione, l’imputato ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, lamentando un’errata applicazione della legge penale e un vizio di motivazione.

L’Analisi della Corte: I Limiti di un Ricorso Generico

La Corte di Cassazione ha immediatamente stroncato le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. Il problema fondamentale non risiedeva nel merito della questione, ma nel modo in cui l’appello è stato formulato. I giudici hanno sottolineato che il ricorso si limitava a una ‘pedissequa reiterazione’ dei motivi già presentati e respinti in appello.

In altre parole, l’imputato non ha formulato una critica argomentata e specifica contro la sentenza della Corte d’Appello, ma si è limitato a riproporre le stesse difese. Questo approccio rende i motivi di ricorso ‘non specifici ma soltanto apparenti’, poiché non adempiono alla loro funzione essenziale: contestare puntualmente gli errori di diritto o di logica presenti nel provvedimento impugnato.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha chiarito che il suo ruolo non è quello di riesaminare i fatti come un terzo grado di giudizio, ma di verificare la corretta applicazione della legge e la coerenza logica della motivazione della sentenza precedente. Nel caso di specie, la Corte d’Appello aveva ampiamente e logicamente spiegato le ragioni della sua decisione, fondandola sulla piena affidabilità della testimonianza dell’ispettore che aveva riconosciuto l’imputato.

Il ricorso, non contestando specificamente questo punto nevralgico della motivazione, ma limitandosi a una generica doglianza, è risultato privo della specificità richiesta dalla legge. Per la Cassazione, un ricorso deve instaurare un dialogo critico con la sentenza impugnata, non ignorarla ripetendo argomenti ormai superati dalla decisione di secondo grado. L’assenza di questa critica mirata porta inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’appello in Cassazione deve essere mirato e tecnico. Non è una terza occasione per ridiscutere i fatti. La conseguenza di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria, in questo caso di 3.000 euro, a favore della Cassa delle ammende. Questo provvedimento serve da monito: le impugnazioni devono essere fondate su vizi concreti della sentenza precedente, altrimenti si traducono solo in un’ulteriore spesa e in una perdita di tempo.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché non conteneva motivi specifici di critica contro la sentenza della Corte d’Appello, ma si limitava a ripetere le stesse argomentazioni già presentate e respinte nel precedente grado di giudizio.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

Su quale elemento si basava la condanna confermata dalla Corte d’Appello?
La condanna era stata confermata sulla base della piena affidabilità del riconoscimento del ricorrente effettuato da un ispettore, un argomento che il ricorso non è riuscito a contestare in modo specifico e argomentato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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