Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione non Entra nel Merito
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultima fase del processo penale, un momento cruciale in cui si può contestare una sentenza di condanna. Tuttavia, non basta semplicemente appellarsi: è fondamentale che il ricorso sia formulato in modo corretto. Un recente provvedimento della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile, a causa di motivi generici, non solo non ottenga il risultato sperato, ma comporti anche conseguenze negative per il ricorrente. Analizziamo insieme la decisione per capire i requisiti di un ricorso efficace.
I Fatti del Caso
La vicenda giudiziaria ha origine da una condanna per il grave reato di tentato omicidio in concorso. La sentenza di primo grado era stata integralmente confermata dalla Corte d’Appello di Genova. L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, ha proposto ricorso per Cassazione, sperando in un annullamento o in una riforma della condanna.
I Motivi del Ricorso e la Loro Genericità
Il ricorrente ha basato il suo appello su diversi punti, tra cui:
1. La presunta immotivata esclusione di una sentenza di proscioglimento immediato secondo l’art. 129 del codice di procedura penale.
2. L’omessa motivazione sulla quantificazione della pena.
3. L’eccessività della pena inflitta, superiore ai minimi edittali.
Tuttavia, la Corte Suprema ha subito rilevato una criticità fondamentale: i motivi erano formulati in maniera non consentita e, soprattutto, del tutto aspecifica. In altre parole, il ricorrente si era limitato a esprimere un dissenso generico rispetto alla sentenza, senza articolare una critica puntuale e argomentata delle ragioni di fatto e di diritto che la sostenevano.
Le Motivazioni della Cassazione: Perché il Ricorso è Inammissibile
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile sulla base di un ragionamento giuridico molto solido. I giudici hanno sottolineato come, già nel giudizio d’appello, l’imputato avesse rinunciato a contestare la qualificazione giuridica del reato, concentrandosi unicamente sulla richiesta di una circostanza attenuante e di una riduzione di pena.
Di fronte alla Corte Suprema, l’atto di ricorso non faceva che lamentare genericamente l'”erroneità” della decisione, senza però:
* Enunciare esplicitamente i rilievi critici.
* Argomentare in modo specifico perché la motivazione della Corte d’Appello fosse inadeguata.
* Dimostrare la decisività dei punti che, a suo dire, erano stati trascurati dai giudici di merito.
La Cassazione ha richiamato un principio consolidato (sentenza n. 8065/2018): chi lamenta un’omessa valutazione da parte del giudice d’appello ha l’onere di specificare con precisione il contenuto dei motivi ignorati e di spiegare perché la loro analisi avrebbe potuto portare a una decisione diversa. Il ricorrente, in questo caso, non lo ha fatto, trasformando il suo ricorso in una mera lamentela.
Le Conclusioni: Le Conseguenze di un Ricorso Aspecifico
La decisione della Corte è netta: il ricorso viene dichiarato inammissibile. Questa pronuncia ha due importanti conseguenze pratiche per l’imputato. La prima è che la condanna diventa definitiva. La seconda è di natura economica: a causa della “colpa connessa all’irritualità dell’impugnazione”, il ricorrente è stato condannato non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questo caso insegna una lezione fondamentale: un ricorso, specialmente in Cassazione, non è un semplice sfogo, ma un atto tecnico che richiede precisione, specificità e un’argomentazione giuridica rigorosa. In assenza di questi elementi, l’esito è, inevitabilmente, un ricorso inammissibile.
Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione, cioè non valuta se le ragioni del ricorrente siano fondate o meno. La decisione si ferma a un livello procedurale perché l’atto di ricorso non rispetta i requisiti di forma e di contenuto previsti dalla legge.
Perché i motivi del ricorso sono stati considerati ‘aspecifici’ in questo caso?
Perché il ricorrente si è limitato a lamentare genericamente l’ingiustizia e l’erroneità della sentenza, senza individuare e criticare in modo puntuale le specifiche parti della motivazione della Corte d’Appello che riteneva sbagliate o carenti.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile per colpa del ricorrente?
Oltre alla condanna al pagamento delle spese processuali, il ricorrente viene condannato a versare una somma di denaro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria è prevista per scoraggiare la presentazione di impugnazioni evidentemente infondate o formulate in modo non conforme alla legge.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 18527 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 18527 Anno 2024
Presidente: FIORDALISI DOMENICO
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 28/03/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME ( CODICE_FISCALE ) nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 11/10/2023 della CORTE APPELLO di GENOVA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Considerato che NOME COGNOME COGNOMETARGA_VEICOLO) ricorre avverso la sentenza in preambolo, con la quale la corte di appello di Genova ha confermato la s condanna per il reato di tentato omicidio in concorso;
rilevato che il ricorso, vertente sulla immotivata esclusione che dove essere pronunciata sentenza di cui all’art. 129 cod. proc. pen., sull’ motivazione in punto di quantificazione della pena e, comunque sulla s eccessività, essendosi il Giudice di merito discostato dai minimi editt articola in motivi non consentiti e, comunque, completamente a-specifici;
ritenuto, invero, che il ricorrente nel giudizio di appello ha rinunci motivi in punto di diversa qualificazione giuridica del fatto ed unicam insistito per ottenere l’attenuante di cui all’art. 114 cod. pen. ed una r della pena;
rilevato che, a fronte della adeguata motivazione del Giudice di merito temi devoluti, non risultano esplicitamente enunciati e argomentati i rilievi rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della de impugnata, limitandosi il ricorrente a lamentare l’erroneità della decisione;
ricordato il principio secondo cui la censura di omessa valutazione da pa del giudice dell’appello dei motivi articolati con l’atto di gravame il ricorrente della necessità di specificare il contenuto dell’impugnazio decisività del motivo negletto al fine di consentire l’autonoma individuazione questioni che si assumono non risolte e sulle quali si sollecita il sinda legittimità, dovendo l’atto di ricorso contenere la precisa prospettazione ragioni di diritto e degli elementi di fatto da sottoporre a verifica (Sez. 3, del 21/09/2018, dep. 2019, C. Rv. 275853); ciò che il ricorrente non ha fatto ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e per i profili di colpa connessi all’irritualità dell’impugnazione (Corte cost del 2000) – di una somma in favore della Cassa delle ammende che si stim equo determinare, in rapporto alle questioni dedotte, in euro tremila.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 28 marzo 2024
Il Consigliere estensore
Il Presidente