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Ricorso inammissibile per genericità: le conseguenze

Con l’ordinanza n. 7068/2024, la Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della sua manifesta genericità. L’impugnazione non specificava adeguatamente le ragioni contro la sentenza d’appello, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Genericità dei Motivi Conduce alla Condanna

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso inammissibile perché generico non solo viene respinto, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi lo presenta. Questa decisione sottolinea l’importanza di redigere atti di impugnazione chiari, specifici e dettagliati.

I Fatti del Caso: Un Appello contro la Sentenza della Corte d’Appello

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania. L’imputato, tramite il suo difensore, ha deciso di portare la questione dinanzi alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio, per contestare la decisione dei giudici di secondo grado che ne affermava la responsabilità penale.

La Decisione della Cassazione: Dichiarazione di Inammissibilità del Ricorso

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminato il ricorso, ha emesso un’ordinanza secca e decisa. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile.

La conseguenza di tale declaratoria non è stata solo la conferma della decisione impugnata, ma anche la condanna del ricorrente a sostenere i costi del procedimento. Nello specifico, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende, un fondo destinato a finanziare progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni: Il Principio della Specificità dei Motivi di Ricorso e il Ruolo del ricorso inammissibile

La ragione alla base della decisione risiede in un vizio fondamentale dell’atto di impugnazione: la sua palese genericità. La Corte ha ritenuto che il ricorso fosse stato formulato in modo vago, senza articolare critiche specifiche e puntuali contro la motivazione della sentenza della Corte d’Appello.

In pratica, il ricorrente non ha adeguatamente spiegato perché la decisione dei giudici di merito fosse errata, limitandosi a contestazioni generiche. Secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, un ricorso in Cassazione deve indicare con precisione le parti del provvedimento che si contestano e le ragioni di diritto che ne giustificano l’annullamento. Un’impugnazione che non soddisfa questo requisito di specificità non consente alla Corte di svolgere il proprio ruolo di giudice di legittimità, rendendo il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa ordinanza è un monito importante per gli operatori del diritto. La presentazione di un ricorso in Cassazione richiede un’analisi approfondita e una redazione meticolosa. Non è sufficiente esprimere un generico dissenso rispetto a una sentenza di condanna. È indispensabile individuare con precisione i vizi logici o giuridici della decisione impugnata e argomentarli in modo chiaro e convincente.

Le conseguenze di un’impugnazione superficiale sono severe: oltre a precludere ogni possibilità di riforma della sentenza, essa comporta una condanna economica che aggrava la posizione del ricorrente. Pertanto, la specificità e la chiarezza non sono meri requisiti formali, ma l’essenza stessa del diritto di impugnazione.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la Corte di Cassazione lo ha ritenuto ‘palesemente generico’, ovvero privo di motivi specifici e argomentazioni dettagliate contro le ragioni della sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa insegna questa decisione sulla redazione di un ricorso?
Questa ordinanza sottolinea che un ricorso deve essere redatto in modo specifico e puntuale, indicando chiaramente le parti della sentenza che si contestano e le ragioni giuridiche a supporto. La genericità dei motivi non solo rende l’impugnazione inutile, ma porta anche a sanzioni economiche.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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