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Ricorso inammissibile: no a ripetere i motivi d’appello

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano una semplice ripetizione di quelli già respinti in appello. La Corte sottolinea che il ricorso deve contenere una critica argomentata alla sentenza impugnata, non limitarsi a riproporre le stesse difese. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Perché Ripetere i Motivi d’Appello Non Funziona

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale del processo penale: un ricorso per essere ammissibile deve contenere una critica specifica e argomentata della sentenza impugnata. Non è sufficiente, infatti, riproporre le stesse argomentazioni già esaminate e respinte nel grado di giudizio precedente. La vicenda analizzata offre uno spunto prezioso per comprendere quando un ricorso inammissibile viene dichiarato tale, con le relative conseguenze per il ricorrente.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il ricorrente, condannato nel merito, contestava la correttezza della motivazione che fondava il giudizio di responsabilità a suo carico. La difesa, inoltre, aveva tentato di ottenere una diversa qualificazione giuridica del fatto, ai sensi dell’art. 712 del codice penale, mossa che, se accolta, avrebbe portato all’estinzione del reato per prescrizione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha troncato sul nascere le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso totalmente inammissibile. La decisione si fonda su una constatazione netta: i motivi addotti non erano altro che una ‘pedissequa reiterazione’ di quelli già dedotti in appello e puntualmente disattesi dalla corte territoriale. Secondo gli Ermellini, i motivi erano ‘non specifici ma soltanto apparenti’, poiché omettevano di assolvere alla funzione tipica del ricorso in Cassazione, ovvero quella di una critica argomentata e puntuale contro la sentenza oggetto di impugnazione.

Le Motivazioni: la Necessità di una Critica Specifica e il Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella natura del giudizio di legittimità. La Corte di Cassazione non è un terzo grado di merito, ma un organo che valuta la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Per questo motivo, un ricorso non può limitarsi a riproporre doglianze generiche o a ripetere argomenti già vagliati. Deve, invece, individuare con precisione i vizi logici o giuridici che inficerebbero la decisione del giudice precedente.

Nel caso specifico, la Corte ha rilevato che la sentenza d’appello aveva fornito una motivazione ‘esente da vizi logici e giuridici’, esplicitando in modo convincente le ragioni della condanna. Di fronte a una motivazione solida, la semplice riproposizione delle tesi difensive, senza un confronto critico con le argomentazioni del giudice d’appello, rende il ricorso inammissibile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

L’ordinanza in esame ha conseguenze pratiche rilevanti. Oltre a confermare la condanna, la declaratoria di inammissibilità ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questo esito sottolinea l’importanza di una strategia difensiva attenta e tecnicamente precisa. Presentare un ricorso in Cassazione richiede un’analisi approfondita della sentenza di secondo grado per enucleare vizi specifici, evitando di incorrere in una sterile ripetizione che conduce inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità e a ulteriori oneri economici.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si limitava a ripetere in modo pedissequo gli stessi motivi già presentati e respinti dalla Corte d’Appello, senza formulare una critica specifica e argomentata contro la sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso ammontava a 3.000 euro.

L’argomento relativo alla prescrizione del reato è stato considerato?
No, la Corte di Cassazione ha ritenuto che anche l’argomento relativo alla riqualificazione del fatto (che avrebbe portato alla prescrizione) fosse una mera ripetizione di una questione già puntualmente disattesa dalla Corte di merito e, pertanto, non idoneo a superare il vaglio di ammissibilità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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