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Ricorso inammissibile: motivi generici non bastano

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione. La decisione si basa sulla genericità dei motivi di appello, considerati mere enunciazioni di principio e non critiche specifiche alla sentenza impugnata. Questo caso sottolinea che un ricorso in Cassazione non può essere un nuovo esame dei fatti, ma deve basarsi su precisi vizi di legittimità. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando le Critiche Generiche non Bastano in Cassazione

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: un ricorso per essere accolto deve contenere motivi specifici e non critiche generiche. Il caso in esame riguarda una condanna per evasione, dove il tentativo di impugnazione si è scontrato contro la declaratoria di ricorso inammissibile, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione. Analizziamo insieme la vicenda per capire quali sono i requisiti di un ricorso efficace.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una sentenza della Corte d’Appello di Napoli, che aveva confermato la responsabilità penale di un individuo per il reato di evasione. Non accettando la decisione, l’imputato ha proposto ricorso per cassazione, tentando di ottenere l’annullamento della condanna. Il ricorso si fondava su presunti vizi di motivazione della sentenza di secondo grado, contestando sia l’accertamento della sua responsabilità sia la misura della pena inflitta.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o meno dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente: la valutazione della corretta impostazione del ricorso stesso. La Corte ha ritenuto che i motivi presentati non fossero idonei a superare il cosiddetto ‘vaglio di ammissibilità’. Di conseguenza, ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale.

Le Motivazioni della Scelta: perché il Ricorso Inammissibile è stato dichiarato tale?

Il cuore della decisione risiede nella natura dei motivi addotti dal ricorrente. La Corte Suprema ha evidenziato come le censure mosse alla sentenza d’appello si risolvessero in ‘mere enunciazioni di principio’. In altre parole, l’imputato si è limitato a formulare critiche astratte e generiche, senza individuare specifici errori logici o giuridici nel ragionamento dei giudici di merito.

I temi contestati – la responsabilità per l’evasione, le generiche denegate e l’entità della pena – erano stati, secondo la Cassazione, affrontati e argomentati in modo ‘lineare, con coerente logicità e all’esito di una esauriente disamina dei dati processuali’ dalla Corte d’Appello. Il ricorso, invece, non indicava in modo puntuale dove la motivazione fosse carente, contraddittoria o manifestamente illogica, trasformandosi in un tentativo, non consentito in sede di legittimità, di ottenere una nuova valutazione dei fatti. Il giudizio di Cassazione, infatti, non è un terzo grado di merito, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un’importante lezione pratica: per avere successo, un ricorso in Cassazione deve essere redatto con estrema precisione tecnica. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso con la decisione impugnata. È necessario, invece, ‘smontare’ la motivazione della sentenza, evidenziandone i punti deboli attraverso la lente dei vizi di legittimità previsti dalla legge (violazione di legge o vizio di motivazione). Un ricorso inammissibile, oltre a non produrre alcun risultato utile, comporta per il ricorrente un ulteriore esborso economico, rendendo la sua posizione processuale ancora più gravosa. Pertanto, l’assistenza di un legale esperto in diritto processuale penale è cruciale per valutare la reale sussistenza dei presupposti per un’impugnazione efficace.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano troppo generici. Si trattava di semplici ‘enunciazioni di principio’ che non individuavano vizi specifici di logica o di applicazione della legge nella sentenza della Corte d’Appello.

Cosa significa che la Cassazione è una ‘sede di legittimità’?
Significa che la Corte di Cassazione non riesamina i fatti del processo per decidere chi ha torto o ragione nel merito. Il suo compito è verificare che i giudici dei gradi precedenti abbiano applicato correttamente le leggi e abbiano motivato la loro decisione in modo logico e coerente.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. In questo specifico caso, la somma era pari a 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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