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Ricorso inammissibile: motivi generici e ripetitivi

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché basato su motivi generici, ripetitivi di argomentazioni già respinte e manifestamente infondati. La decisione comporta la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. Viene invece esclusa la condanna alle spese per la parte civile, data la sua mancata attività difensiva attiva in sede di legittimità.

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Pubblicato il 21 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello in Cassazione è Destinato al Fallimento

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile, basato su motivi generici e ripetitivi, non solo venga respinto, ma comporti anche conseguenze economiche per i ricorrenti. Analizziamo insieme questa ordinanza per comprendere i requisiti di un ricorso efficace e le insidie da evitare.

I Fatti del Caso

Due persone, condannate dalla Corte d’Appello, hanno proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza. Le loro difese si basavano su una serie di censure relative alla valutazione della loro responsabilità penale, alla mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (prevista dall’art. 131-bis c.p.) e alla valutazione complessiva delle prove raccolte.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha emesso un’ordinanza secca e decisa: i ricorsi sono stati dichiarati inammissibili. Di conseguenza, i due ricorrenti sono stati condannati in solido al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Un aspetto interessante riguarda la parte civile. Nonostante la sua richiesta, la Corte non ha condannato i ricorrenti al pagamento delle sue spese legali. Questa decisione si fonda su un principio consolidato, secondo cui la parte civile, per ottenere il rimborso delle spese in caso di inammissibilità del ricorso avversario, deve aver svolto un’effettiva attività difensiva volta a contrastare le pretese degli imputati, cosa che in questo caso non è avvenuta.

Le Motivazioni: Analisi del Ricorso Inammissibile

Le motivazioni della Corte sono un vero e proprio manuale su come non redigere un ricorso in Cassazione. I giudici hanno ritenuto che i motivi addotti fossero:

1. Generici e Aspecifici: Le critiche alla sentenza d’appello erano formulate in modo vago, senza confrontarsi specificamente con le argomentazioni logico-giuridiche sviluppate dal giudice di secondo grado.
2. Meramente Riproduttivi: I ricorrenti si sono limitati a riproporre le stesse questioni già sollevate e respinte nei precedenti gradi di giudizio. La Cassazione, tuttavia, non è un “terzo grado” di merito dove si possono ridiscutere i fatti, ma una sede di legittimità che valuta solo la corretta applicazione del diritto.
3. Manifestamente Infondati: Le argomentazioni, in particolare quella relativa alla causa di non punibilità, sono state giudicate prive di qualsiasi fondamento giuridico, anche alla luce di precedenti pronunce della stessa Corte.

La Corte ha sottolineato che il giudice d’appello aveva già vagliato e disatteso, con argomenti corretti, le stesse censure. Pertanto, ripresentarle identiche in Cassazione ha reso il ricorso inevitabilmente inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce alcuni principi fondamentali per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione:

* La Specificità è Cruciale: Un ricorso deve individuare con precisione il vizio di legge o di motivazione della sentenza impugnata, non può limitarsi a una generica contestazione.
* No alla Ripetizione: È inutile riproporre le stesse argomentazioni di merito già respinte. Il ricorso in Cassazione deve concentrarsi su questioni di diritto o su vizi logici manifesti della motivazione.
* Conseguenze Economiche: Un ricorso inammissibile non è privo di conseguenze. Oltre al rigetto, comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, come avvenuto nel caso di specie.
* Ruolo Attivo della Parte Civile: Per la parte civile, questa decisione conferma che per ottenere la liquidazione delle spese in sede di legittimità, in caso di inammissibilità del ricorso, non basta la semplice richiesta, ma è necessaria una partecipazione attiva e concreta al giudizio.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché i motivi erano generici, non specifici rispetto alla motivazione della sentenza impugnata, e si limitavano a riproporre censure già adeguatamente esaminate e respinte dal giudice di merito.

Quali sono le conseguenze economiche per i ricorrenti?
I ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Per quale motivo i ricorrenti non sono stati condannati a pagare le spese legali della parte civile?
Perché la parte civile non ha svolto un’effettiva attività difensiva in sede di Cassazione per contrastare le tesi dei ricorrenti, condizione necessaria, secondo la giurisprudenza delle Sezioni Unite, per ottenere la rifusione delle spese in caso di inammissibilità del ricorso.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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