Ricorso Inammissibile in Cassazione: Quando i Motivi Sono Solo di Merito
L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione, Sezione Penale, offre un chiaro esempio di come funziona il giudizio di legittimità nel nostro ordinamento, ribadendo un principio fondamentale: il ricorso alla Suprema Corte non può trasformarsi in un terzo grado di giudizio sui fatti. L’analisi del provvedimento evidenzia le ragioni che portano a dichiarare un ricorso inammissibile, una decisione con precise conseguenze per il proponente.
Il Caso: Un Ricorso Contro la Condanna d’Appello
Un imputato, a seguito della conferma della sua condanna da parte della Corte d’Appello di Torino con sentenza del 22 marzo 2023, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo del ricorrente era quello di ottenere un annullamento della sentenza di secondo grado, contestando la valutazione delle prove e la ricostruzione dei fatti che avevano portato alla sua condanna.
Tuttavia, il ricorso non superava il vaglio preliminare di ammissibilità della Suprema Corte.
La Decisione della Cassazione e il Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza emessa a seguito dell’udienza del 10 novembre 2023, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle questioni sollevate dal ricorrente, ma si ferma a un gradino prima, constatando che l’impugnazione mancava dei requisiti essenziali per poter essere esaminata nel merito.
Le Motivazioni: La Differenza tra Merito e Legittimità
La motivazione alla base della decisione è netta e si fonda su un pilastro del diritto processuale. La Corte ha rilevato che i motivi di censura proposti erano:
1. Generici: Non indicavano in modo specifico e puntuale le presunte violazioni di legge o i vizi logici della sentenza impugnata.
2. Legati alla valutazione di merito: Le critiche si concentravano sulla valutazione delle prove e sulla ricostruzione dei fatti operata dalla Corte d’Appello. Il ricorrente, in sostanza, chiedeva alla Cassazione di rivalutare le stesse prove e giungere a una conclusione diversa.
La Suprema Corte ha sottolineato che tale operazione le è preclusa. Il suo ruolo, infatti, è quello di giudice di legittimità, non di merito. Ciò significa che può verificare se la legge è stata applicata correttamente e se la motivazione della sentenza è logica e non contraddittoria, ma non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella dei giudici dei gradi precedenti. Poiché la Corte d’Appello aveva fornito argomenti giuridicamente corretti e privi di vizi logici per giustificare la propria decisione, non vi era spazio per un intervento della Cassazione.
Le Conclusioni: Conseguenze di un Ricorso Inammissibile
Le implicazioni pratiche di questa pronuncia sono significative. La dichiarazione di inammissibilità ha reso definitiva la sentenza di condanna della Corte d’Appello. Inoltre, in applicazione dell’articolo 616 del codice di procedura penale, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende. Questa ordinanza serve da monito: un ricorso per Cassazione deve essere fondato su precise violazioni di legge o vizi di motivazione, non sulla semplice speranza di ottenere una nuova valutazione del caso, che non rientra nelle competenze della Suprema Corte.
Perché la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile?
La Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile perché i motivi proposti erano generici e si limitavano a contestare la valutazione dei fatti e delle prove, questioni di merito già correttamente decise dalla Corte d’Appello.
Cosa significa che un motivo di ricorso è “di merito”?
Significa che riguarda la ricostruzione dei fatti o l’interpretazione delle prove (ad esempio, se un testimone è credibile o no). La Corte di Cassazione, salvo casi eccezionali, non può riesaminare il merito ma solo verificare la corretta applicazione della legge (giudizio di legittimità).
Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
Come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale, la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma in favore della cassa delle ammende. La sentenza impugnata diventa definitiva.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 6897 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 6897 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 10/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME NOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 22/03/2023 della CORTE APPELLO di TORINO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
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