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Ricorso inammissibile: l’importanza dei motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile perché il motivo presentato era troppo generico. L’appellante si era limitato a un’affermazione vaga sulla mancata valutazione di cause di estinzione del reato, senza fornire argomentazioni specifiche. Questa mancanza viola il principio di specificità dei motivi, portando alla condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 13 novembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Perché la Genericità Costa Cara in Cassazione

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione richiede rigore e precisione. Un recente provvedimento (Ordinanza N. 14499/2024) ci offre un chiaro esempio di come la mancanza di specificità possa portare a un ricorso inammissibile, con conseguenze significative per il ricorrente. Questo caso sottolinea un principio cardine della procedura penale: non basta dissentire da una sentenza, bisogna spiegare nel dettaglio il perché, con argomenti solidi e puntuali.

I Fatti del Caso

Un imputato, a seguito di una condanna confermata in secondo grado dalla Corte d’Appello, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’intera difesa si basava su un unico motivo: la presunta mancata valutazione, da parte del giudice d’appello, di possibili cause di estinzione del reato prima di confermare la condanna. Tuttavia, questa contestazione veniva formulata in termini estremamente generici, senza alcun riferimento concreto agli atti processuali o a specifiche argomentazioni giuridiche.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

La Suprema Corte ha stroncato sul nascere le speranze del ricorrente, dichiarando il ricorso inammissibile. Gli Ermellini hanno evidenziato come l’unico motivo di censura fosse una semplice affermazione “apodittica ed assertiva”, ovvero un’enunciazione dogmatica priva di qualsiasi supporto argomentativo. Affermare genericamente che il giudice ha sbagliato, senza criticare in modo specifico il percorso logico-giuridico seguito nella sentenza impugnata, non costituisce un valido motivo di ricorso.

Le Motivazioni della Cassazione sul Ricorso Inammissibile

Il cuore della decisione risiede nella violazione dell’art. 581, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale. Questa norma impone, a pena di inammissibilità, la specificità dei motivi. Il ricorrente non ha solo l’onere di indicare i punti della decisione che intende contestare, ma deve anche esporre in modo chiaro e dettagliato gli elementi fattuali e giuridici che sono alla base delle sue lagnanze. Nel caso di specie, il ricorso era totalmente privo di queste specificazioni. La Corte ha ribadito che delle “generiche affermazioni di non condivisibilità circa il modus operandi adottato” dal giudice non possono essere considerate censure valide. Di conseguenza, essendo il ricorso privo dei requisiti essenziali prescritti dalla legge, non poteva che essere dichiarato inammissibile.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La pronuncia in esame è un monito importante: la superficialità nella redazione di un atto di impugnazione si paga a caro prezzo. Un ricorso inammissibile non solo impedisce alla Corte di esaminare il merito della questione, ma comporta anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro (in questo caso, tremila euro) in favore della Cassa delle ammende. Questo avviene perché si presume la colpa del ricorrente nell’aver intrapreso un’iniziativa giudiziaria palesemente infondata. La decisione riafferma la necessità di affidarsi a professionisti competenti, capaci di strutturare un ricorso che non si limiti a esprimere un dissenso, ma che lo articoli in critiche precise, pertinenti e legalmente fondate.

Perché un ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando manca dei requisiti essenziali prescritti dalla legge, come nel caso esaminato, la violazione del principio di specificità dei motivi (art. 581, comma 1, lett. d, c.p.p.), che richiede di indicare chiaramente le ragioni della contestazione.

Cosa significa che un motivo di ricorso è generico?
Significa che si limita a un’affermazione di disaccordo con la decisione del giudice, senza fornire argomentazioni giuridiche puntuali o riferimenti specifici agli atti processuali per dimostrare l’errore contestato. È un’asserzione priva di supporto critico.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e, in assenza di prove che escludano la sua colpa, al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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