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Ricorso inammissibile: le regole per la Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara il ricorso inammissibile per quattro imputati contro una sentenza della Corte d’Appello. Uno dei ricorsi è stato respinto perché presentato personalmente, violando l’art. 613 c.p.p., che richiede l’assistenza di un avvocato abilitato. Di conseguenza, tutti i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro ciascuno.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile in Cassazione: Analisi di una condanna esemplare

Presentare un’impugnazione davanti alla Corte di Cassazione richiede il rispetto di rigide regole procedurali. Un errore formale può portare a una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguenze economiche significative per il ricorrente. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la violazione delle norme sulla presentazione del ricorso, in particolare dell’art. 613 del codice di procedura penale, comporti non solo il rigetto dell’istanza ma anche pesanti sanzioni.

I Fatti del Caso

Quattro individui, condannati in secondo grado dalla Corte d’Appello di Bari, decidevano di impugnare la sentenza proponendo ricorso per cassazione. L’obiettivo era ottenere un riesame della loro posizione da parte della Suprema Corte, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’iter scelto da uno dei ricorrenti si è rivelato fatale per l’esito del procedimento.

Il Ricorso inammissibile e la Violazione Procedurale

L’analisi della Corte di Cassazione si è soffermata su un vizio procedurale determinante. Uno dei quattro ricorsi era stato presentato personalmente dall’imputato, senza l’ausilio di un legale abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori. Questo modo di agire contravviene direttamente a quanto stabilito dall’articolo 613 del codice di procedura penale.

### Cosa Prevede l’Art. 613 c.p.p.?

Questa norma stabilisce in modo inequivocabile che, salvo eccezioni specifiche non pertinenti al caso, le parti private possono proporre ricorso per cassazione solo tramite un difensore iscritto nell’apposito albo speciale della Corte di Cassazione. La ratio della legge è quella di garantire che gli atti sottoposti al giudizio di legittimità siano redatti con la necessaria competenza tecnica, evitando di congestionare la Corte con impugnazioni prive dei requisiti minimi di ammissibilità.

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Corte, con una motivazione sintetica ma ineccepibile, ha dichiarato il ricorso inammissibile presentato personalmente. I giudici hanno sottolineato come tale modalità di presentazione avvenga “in spregio” alla chiara previsione normativa. Di conseguenza, non potendo esaminare il merito della questione, la Corte ha esteso la declaratoria di inammissibilità a tutti i ricorsi presentati. Ha quindi proceduto a condannare tutti e quattro i ricorrenti al pagamento delle spese processuali. Inoltre, in linea con la prassi consolidata in casi di inammissibilità per colpa, ha inflitto a ciascuno di essi una sanzione pecuniaria di 3.000 euro da versare alla Cassa delle ammende.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso in Cassazione è un atto tecnico che non ammette improvvisazioni. La necessità di un difensore specializzato non è un mero formalismo, ma una garanzia di professionalità e serietà dell’impugnazione. L’ordinanza serve da monito: un errore procedurale, come la presentazione personale del ricorso, non solo impedisce l’accesso al giudizio di legittimità, ma espone il cittadino a sanzioni economiche rilevanti, aggravando ulteriormente la sua posizione processuale.

È possibile presentare personalmente un ricorso per cassazione in materia penale?
No, l’ordinanza chiarisce che il ricorso in materia penale davanti alla Corte di Cassazione deve essere presentato tramite un avvocato abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori, in conformità con l’art. 613 del codice di procedura penale. La presentazione personale rende il ricorso inammissibile.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo il rigetto del ricorso senza esame del merito, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000 euro per ciascun ricorrente.

La sanzione pecuniaria per l’inammissibilità si applica a tutti i ricorrenti?
Sì, nel caso di specie la Corte ha condannato tutti i ricorrenti, le cui impugnazioni sono state giudicate inammissibili, al pagamento della somma di euro tremila ciascuno, oltre alle spese processuali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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