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Ricorso inammissibile: le conseguenze per chi impugna

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, proposto contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione di inammissibilità ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando l’assenza di prove a discarico sufficienti.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è un’opzione da prendere alla leggera. Quando un appello è privo dei requisiti di legge, il risultato è una dichiarazione di ricorso inammissibile, una decisione con conseguenze economiche significative per il ricorrente. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ce ne fornisce un chiaro esempio, condannando il proponente al pagamento non solo delle spese legali ma anche di una cospicua sanzione.

I Fatti del Caso in Esame

Il caso ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Venezia, emessa in data 17 marzo 2022. Il ricorrente, ritenendo ingiusta la decisione dei giudici di secondo grado, ha deciso di adire la Suprema Corte di Cassazione per ottenere l’annullamento della pronuncia a lui sfavorevole. Il procedimento è quindi giunto all’udienza del 17 giugno 2025 dinanzi alla settima sezione penale della Corte.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

Dopo aver esaminato gli atti e ascoltato la relazione del Consigliere relatore, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza dal contenuto netto e inequivocabile: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa statuizione non solo ha chiuso definitivamente la porta a qualsiasi ulteriore riesame della vicenda processuale, ma ha anche attivato una serie di conseguenze economiche a carico della parte che ha proposto l’impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza sia molto sintetica, il fulcro della motivazione risiede nel richiamo alla sentenza impugnata. I giudici della Cassazione hanno rilevato che il ricorso non presentava argomenti validi o prove a discarico idonee a mettere in discussione la decisione della Corte d’Appello. In sostanza, il ricorso è stato giudicato privo di fondamento giuridico, al punto da non superare il vaglio preliminare di ammissibilità. La Corte ha implicitamente confermato la valutazione già fatta nel precedente grado di giudizio, dove era stata evidenziata l’assenza di elementi a favore dell’imputato. La mancanza di censure specifiche e pertinenti contro la sentenza d’appello è una causa tipica che conduce a una pronuncia di ricorso inammissibile.

Le Conclusioni: Conseguenze Economiche e Pratiche

La declaratoria di inammissibilità ha comportato due precise condanne per il ricorrente. In primo luogo, è stato obbligato al pagamento di tutte le spese processuali sostenute. In secondo luogo, e come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso infondato, è stato condannato a versare la somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa ordinanza serve da monito: l’accesso alla giustizia, specialmente al suo grado più alto, deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso presentato senza solide basi giuridiche non solo non ha possibilità di successo, ma espone il proponente a sanzioni economiche rilevanti, aggravando la sua posizione anziché migliorarla.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, non viene esaminato nel merito. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in questo caso?
In questo specifico caso, il ricorrente è stato condannato al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, oltre al rimborso delle spese processuali.

Perché il ricorso è stato ritenuto inammissibile?
L’ordinanza indica che il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché, sulla base di quanto già evidenziato nella sentenza impugnata, non erano state fornite prove a discarico sufficienti. Ciò suggerisce che i motivi di ricorso erano manifestamente infondati e non idonei a contestare la decisione precedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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