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Ricorso inammissibile: le conseguenze in Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del marzo 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le rigide conseguenze procedurali, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, confermando l’importanza dei requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi delle Conseguenze in Cassazione

Presentare un ricorso in Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma l’accesso a questa fase è tutt’altro che scontato. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare cosa accade quando un ricorso inammissibile viene presentato e quali sono le severe conseguenze economiche per il proponente. Comprendere i requisiti di ammissibilità è fondamentale per evitare esiti sfavorevoli e costi imprevisti.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria nell’ottobre del 2024. Il ricorrente, cercando di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ha adito la Corte di legittimità, la quale, dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere, ha proceduto alla deliberazione in camera di consiglio.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con un’ordinanza emessa il 21 marzo 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario del ricorrente in modo netto e definitivo. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della questione, ovvero non valuta se le ragioni del ricorrente fossero fondate o meno, ma si ferma a un controllo preliminare, riscontrando la mancanza dei presupposti richiesti dalla legge per poter esaminare l’impugnazione.

Le motivazioni e le conseguenze del ricorso inammissibile

Sebbene il testo dell’ordinanza non entri nel dettaglio delle specifiche cause che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità, la decisione ha delle conseguenze molto chiare e onerose. In linea con una prassi consolidata e con i principi del codice di procedura, la Corte ha condannato il ricorrente a due pagamenti distinti.

In primo luogo, il proponente del ricorso è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Si tratta dei costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.

In secondo luogo, e questa è la conseguenza più afflittiva, il ricorrente è stato condannato a versare la somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria non ha natura risarcitoria, ma punitiva, e serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati, dilatori o privi dei requisiti di forma, che congestionano inutilmente il lavoro della Suprema Corte. La condanna si fonda sul principio che chi attiva un giudizio di legittimità senza una valida ragione deve farsi carico di una sanzione per l’abuso dello strumento processuale.

Conclusioni

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale penale: il ricorso per Cassazione è un rimedio straordinario, soggetto a rigorosi limiti di ammissibilità. La declaratoria di ricorso inammissibile non è un esito neutro, ma comporta conseguenze economiche significative per il ricorrente. Questo provvedimento serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di adire la Suprema Corte, al fine di evitare non solo la delusione di una pronuncia sfavorevole in rito, ma anche un considerevole esborso economico a titolo di sanzione.

Qual è stata la decisione finale della Corte di Cassazione riguardo al ricorso presentato?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare il merito della questione.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La Corte ha specificato il motivo per cui il ricorso è stato ritenuto inammissibile?
No, l’ordinanza non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni di inammissibilità, ma si limita a dichiarare tale esito e a stabilirne le conseguenze economiche previste dalla legge.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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