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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le severe conseguenze procedurali e finanziarie, condannando la ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio delle conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile dinanzi alla Corte di Cassazione. Sebbene concisa, la decisione è emblematica di una prassi consolidata volta a sanzionare l’utilizzo di strumenti processuali in assenza dei presupposti di legge, gravando inutilmente il sistema giudiziario. Analizziamo i dettagli del caso e le implicazioni della pronuncia.

I Fatti Processuali

Una donna proponeva ricorso per Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Taranto in data 17 dicembre 2024. L’obiettivo era ottenere una revisione della decisione di secondo grado. Il caso giungeva quindi all’attenzione della Settima Sezione Penale della Suprema Corte per la valutazione preliminare sulla sua ammissibilità.

La Decisione della Corte di Cassazione

All’udienza del 14 maggio 2025, la Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere relatore, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso proposto semplicemente inammissibile.

Questa statuizione è di natura puramente processuale: la Corte non è entrata nel merito delle argomentazioni della ricorrente, ma si è fermata a un vaglio preliminare, riscontrando la mancanza dei requisiti essenziali che avrebbero permesso un esame approfondito del caso. La dichiarazione di inammissibilità chiude di fatto il procedimento, rendendo definitiva la sentenza impugnata.

Le Conseguenze Economiche di un Ricorso Inammissibile

La parte più significativa della decisione risiede nelle conseguenze patrimoniali che ne derivano. La Corte non si è limitata a respingere l’impugnazione, ma ha condannato la ricorrente a due distinti pagamenti:

1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi vivi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento avviato con il ricorso.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: la Corte ha inflitto una sanzione pecuniaria di euro 3.000,00. Questa non è una spesa di giustizia, ma una vera e propria sanzione volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o privi dei requisiti formali, che contribuiscono a congestionare l’attività della Suprema Corte.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità, questa può derivare da molteplici vizi: dalla tardività del ricorso, alla mancanza di motivi specifici previsti dalla legge, fino alla proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti, non consentite in sede di legittimità. La condanna alla Cassa delle ammende è la diretta conseguenza prevista dal codice di procedura penale per chi, con la propria condotta processuale, abusa dello strumento dell’impugnazione.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve avvenire nel rigoroso rispetto delle regole processuali. Un ricorso inammissibile non solo non ottiene il risultato sperato di una revisione della sentenza, ma comporta anche significative sanzioni economiche. La decisione serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un’impugnazione dinanzi alla Corte di Cassazione, al fine di evitare esiti pregiudizievoli sia dal punto di vista giuridico che economico.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha potuto esaminare il merito della questione perché l’appello non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, bloccando di fatto il procedimento.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, di una sanzione pecuniaria (nella fattispecie 3.000 euro) in favore della Cassa delle ammende.

Perché viene imposta una sanzione a favore della Cassa delle ammende?
Questa sanzione ha una funzione deterrente: mira a scoraggiare la presentazione di ricorsi infondati o non conformi alla legge, che sovraccaricano inutilmente il lavoro della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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