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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile proposto contro una sentenza della Corte d’Appello di Bari. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non tutti i ricorsi vengono esaminati nel merito. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il concetto di ricorso inammissibile e, soprattutto, le sue dirette conseguenze economiche per chi lo propone. Comprendere questi meccanismi è fondamentale per chiunque si approcci al sistema giudiziario.

Il Percorso Giudiziario: dall’Appello alla Cassazione

Il caso in esame nasce da un’impugnazione presentata avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari, datata 25 gennaio 2024. Il ricorrente ha deciso di portare la questione all’attenzione della Corte di Cassazione, sperando in una riforma della decisione precedente. Tuttavia, il percorso del suo ricorso si è interrotto bruscamente, senza che i giudici entrassero nel vivo della questione.

La Decisione della Suprema Corte: la Dichiarazione di Inammissibilità

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 14 maggio 2025, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa formula significa che la Corte non ha proceduto all’esame del merito dei motivi proposti. L’atto di impugnazione è stato ritenuto privo dei requisiti minimi, formali o sostanziali, per poter essere discusso.

Le Conseguenze Economiche di un Ricorso Inammissibile

La declaratoria di inammissibilità non è una mera formalità, ma comporta conseguenze economiche precise e onerose per il ricorrente. L’ordinanza, infatti, stabilisce due condanne distinte:

1. Pagamento delle spese processuali: Il ricorrente deve farsi carico dei costi che lo Stato ha sostenuto per la gestione del procedimento.
2. Versamento alla Cassa delle ammende: Viene imposto il pagamento di una somma, in questo caso fissata in 3.000,00 euro, a favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori che appesantiscono inutilmente il lavoro della giustizia.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene l’ordinanza in esame sia molto sintetica e non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità, possiamo dedurre che essa rientri in casistiche tipiche. Un ricorso può essere dichiarato inammissibile per vari motivi, come la manifesta infondatezza dei motivi, la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge per ricorrere in Cassazione (ad esempio, si contesta il merito della valutazione delle prove, cosa non consentita in sede di legittimità), o altri vizi procedurali. La decisione sottolinea come la Corte di Cassazione operi un severo filtro di ammissibilità per garantire che solo le questioni giuridicamente rilevanti arrivino a una discussione approfondita.

Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale, non un terzo grado di giudizio sul fatto. La dichiarazione di ricorso inammissibile e la conseguente condanna a spese e sanzione pecuniaria servono da monito. Evidenziano l’importanza cruciale di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere un’impugnazione, che deve essere fondata su solidi motivi di diritto per evitare esiti sfavorevoli e costi significativi.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge, ad esempio perché i motivi erano manifestamente infondati.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
In base a questa ordinanza, il ricorrente è stato condannato a pagare sia le spese del processo sostenute dallo Stato, sia una sanzione pecuniaria di 3.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

A cosa serve la Cassa delle ammende?
La Cassa delle ammende è un ente pubblico che utilizza i fondi provenienti da queste sanzioni per finanziare programmi di reinserimento sociale per i detenuti e per migliorare le condizioni delle strutture penitenziarie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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