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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da due individui contro una sentenza della Corte d’Appello. A causa della manifesta infondatezza del ricorso inammissibile, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3000 euro a favore della cassa delle ammende.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le sue Sanzioni

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, una fase delicata che richiede rigore tecnico e argomentazioni solide. Tuttavia, non tutti i ricorsi superano il vaglio preliminare della Corte. Quando un appello non soddisfa i requisiti formali o appare palesemente infondato, si incorre in una dichiarazione di ricorso inammissibile, con conseguenze significative per i ricorrenti. L’ordinanza che analizziamo oggi offre un chiaro esempio di questa situazione e delle sue implicazioni economiche.

I Fatti del Caso

Due persone, a seguito di una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro in data 26 novembre 2024, decidevano di impugnare tale decisione presentando ricorso alla Corte di Cassazione. Confidando di poter ottenere una riforma della precedente pronuncia, hanno sottoposto le loro argomentazioni al vaglio della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione

Con un’ordinanza emessa l’11 luglio 2025, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha posto fine al percorso giudiziario dei due ricorrenti in modo netto e definitivo. La Corte ha dichiarato i ricorsi proposti semplicemente ‘inammissibili’.

Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate, ma si ferma a un livello precedente, stabilendo che l’appello non poteva nemmeno essere discusso. Oltre alla dichiarazione di inammissibilità, la Corte ha condannato i ricorrenti in solido al pagamento delle spese del procedimento e, aspetto cruciale, al versamento della somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

Le conseguenze di un ricorso inammissibile

La pronuncia di inammissibilità ha un duplice effetto. In primo luogo, rende definitiva la sentenza impugnata, quella della Corte d’Appello, chiudendo ogni possibilità di ulteriore discussione sul caso. In secondo luogo, comporta delle sanzioni economiche. La condanna alle spese processuali è una conseguenza standard della soccombenza, ma la sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende è una misura specifica prevista per disincentivare la presentazione di ricorsi avventati o puramente dilatori.

Le Motivazioni

L’ordinanza è estremamente sintetica e non scende nei dettagli specifici che hanno portato a ritenere i ricorsi inammissibili. Tuttavia, la Corte collega direttamente la condanna al pagamento dei 3.000 euro ‘in ragione delle questioni dedotte’. Questa formula lascia intendere che le argomentazioni presentate dai ricorrenti erano talmente prive di fondamento giuridico o presentate in modo così proceduralmente scorretto da giustificare una sanzione. La valutazione della Corte suggerisce che i ricorsi non possedevano i requisiti minimi per essere presi in considerazione, configurandosi come un tentativo infruttuoso di mettere in discussione la decisione di secondo grado.

Le Conclusioni

Questo caso sottolinea un principio fondamentale del processo penale: il ricorso in Cassazione non è un terzo grado di giudizio sul merito dei fatti, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge. La presentazione di un ricorso inammissibile non è un’azione priva di conseguenze. L’ordinamento prevede sanzioni pecuniarie, come quella di 3.000 euro inflitta in questo caso, per responsabilizzare le parti e i loro difensori, evitando di ingolfare la Suprema Corte con appelli privi di serie prospettive di accoglimento. La decisione serve quindi come monito: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con serietà e consapevolezza, pena l’imposizione di sanzioni che ne sottolineano l’uso improprio.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che la Corte lo respinge senza esaminarne il contenuto, perché non rispetta i requisiti procedurali previsti dalla legge o è considerato manifestamente infondato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in questo caso?
I ricorrenti sono stati condannati a pagare sia le spese processuali sostenute dallo Stato, sia un’ulteriore somma di 3.000 euro a titolo di sanzione, da versare alla Cassa delle ammende.

Perché la Corte ha imposto una sanzione pecuniaria oltre al pagamento delle spese?
La Corte ha ritenuto che le questioni sollevate nel ricorso fossero talmente infondate da giustificare una sanzione. Questa misura serve a disincentivare la presentazione di appelli temerari o dilatori che appesantiscono il sistema giudiziario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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