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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma. La decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze

L’esito di un processo non si conclude sempre con una sentenza che stabilisce chi ha torto o ragione nel merito. A volte, il percorso si interrompe prima, come nel caso di un ricorso inammissibile. Questa situazione, tutt’altro che rara, comporta conseguenze significative per chi ha promosso l’azione legale. Analizziamo un’ordinanza della Corte di Cassazione per comprendere meglio cosa accade in questi casi e quali sono i costi di un’impugnazione errata.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un individuo. L’impugnazione era diretta contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 27 novembre 2024. Il ricorrente, evidentemente insoddisfatto della decisione di secondo grado, ha cercato di ottenere un’ulteriore revisione del suo caso davanti al più alto organo della giurisdizione italiana.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato il caso in udienza, ha emesso un’ordinanza sintetica ma dal contenuto inequivocabile. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa dichiarazione ha avuto due effetti immediati e gravosi per il ricorrente:
1. La condanna al pagamento di tutte le spese processuali sostenute.
2. La condanna al versamento di una somma di 3.000,00 euro in favore della cassa delle ammende.

La decisione, quindi, non solo ha chiuso definitivamente la porta a qualsiasi ulteriore discussione sul merito della vicenda, ma ha anche introdotto un onere economico rilevante per il proponente del ricorso.

Le Motivazioni dietro a un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza in esame, come spesso accade per le decisioni di questa Sezione specializzata, non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni di inammissibilità. Tuttavia, in linea generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per svariati motivi, tutti riconducibili a vizi procedurali o di impostazione. Tra le cause più comuni troviamo:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indica chiaramente quali violazioni di legge si contestano alla sentenza impugnata.
* Proposizione fuori termine: l’impugnazione è stata presentata dopo la scadenza prevista dalla legge.
* Motivi non consentiti: il ricorrente chiede alla Cassazione una nuova valutazione dei fatti, compito che spetta ai giudici di merito (Tribunale e Corte d’Appello) e non alla Suprema Corte, che si occupa solo della corretta applicazione della legge.
* Vizi di forma: l’atto di ricorso non rispetta i requisiti formali richiesti dal codice di procedura penale.

La declaratoria di inammissibilità agisce come un filtro, impedendo che la Corte di Cassazione venga sommersa da impugnazioni infondate o mal formulate.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

La decisione della Cassazione è un chiaro monito sull’importanza di preparare un ricorso con la massima cura e solo quando sussistono validi motivi di diritto. Un’impugnazione avventata o tecnicamente errata non solo non produce alcun risultato utile, ma si trasforma in un costo significativo. La condanna al pagamento di una somma alla cassa delle ammende non è una semplice spesa, ma una vera e propria sanzione pecuniaria che punisce l’abuso dello strumento processuale. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia è un diritto, ma il suo esercizio deve avvenire nel rispetto delle regole procedurali, la cui violazione comporta conseguenze economiche dirette e non trascurabili.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non ha esaminato il merito della questione perché l’appello non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. La decisione impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Sulla base di questa ordinanza, il ricorrente è stato condannato a pagare sia le spese del processo sia una sanzione pecuniaria di 3.000 euro da versare alla cassa delle ammende.

Perché il ricorrente deve pagare una sanzione oltre alle spese processuali?
La sanzione pecuniaria in favore della cassa delle ammende ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza il rispetto delle regole procedurali, evitando così un inutile aggravio del lavoro della Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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