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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze procedurali.

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Pubblicato il 26 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Recente Ordinanza della Cassazione

Quando si intraprende un percorso giudiziario, è fondamentale rispettare scrupolosamente le regole procedurali. Un errore in questa fase può portare a una declaratoria di ricorso inammissibile, una decisione che impedisce al giudice di esaminare il caso nel merito, con conseguenze significative per chi ha proposto l’impugnazione. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare proprio questo istituto e le sue implicazioni economiche.

Il Contesto Processuale

Il caso trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di un tribunale del Sud Italia. L’imputato, nato nel 1994, contestava la decisione di secondo grado, sperando in una riforma della stessa da parte dei giudici di legittimità.

La Decisione della Suprema Corte sul Ricorso Inammissibile

Dopo aver ricevuto il ricorso e aver sentito la relazione del Consigliere incaricato, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha emesso la sua decisione. L’esito è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa pronuncia chiude definitivamente la porta a un’analisi delle ragioni sostenute dal ricorrente, rendendo definitiva la sentenza della Corte d’Appello.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è un provvedimento sintetico, che si limita a enunciare la decisione finale (il cosiddetto dispositivo) senza esplicitare nel dettaglio le ragioni giuridiche che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. Tipicamente, un ricorso inammissibile può derivare da varie cause, come la presentazione oltre i termini di legge, la mancanza di motivi specifici previsti dalla normativa, o la proposizione di questioni di fatto che non possono essere valutate in sede di legittimità. In questo caso, la Corte, dopo la discussione in udienza, ha ritenuto che il ricorso non superasse il vaglio preliminare necessario per procedere all’esame del merito.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conseguenza più tangibile di questa ordinanza è di natura economica. La declaratoria di inammissibilità ha comportato la condanna del ricorrente a due pagamenti distinti:
1. Il pagamento delle spese processuali, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Il versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende, un ente che finanzia progetti per il miglioramento del sistema giudiziario.
Questa decisione sottolinea un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso presentato senza i presupposti di legge non solo non ottiene il risultato sperato, ma genera anche un onere economico significativo per il proponente, a titolo di sanzione per aver attivato inutilmente la macchina giudiziaria.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non entra nel merito della questione, ovvero non valuta se le ragioni del ricorrente siano fondate o meno, perché il ricorso stesso non rispetta i requisiti procedurali o formali previsti dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in Cassazione?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, a titolo di sanzione, in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, tale somma è stata fissata in tremila euro.

La decisione di inammissibilità può essere impugnata?
No, la decisione della Corte di Cassazione che dichiara l’inammissibilità del ricorso è definitiva e non può essere ulteriormente impugnata. La sentenza oggetto del ricorso diventa, di conseguenza, irrevocabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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