Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi delle Conseguenze
Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma cosa succede se viene dichiarato un ricorso inammissibile? Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare le severe conseguenze, soprattutto economiche, di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare dei giudici.
I Fatti del Caso
La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un imputato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila in data 26 novembre 2024. L’imputato, tramite il suo legale, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le proprie ragioni davanti ai giudici di legittimità.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 27353 del 2025, ha deciso in merito al ricorso. Sebbene il documento non entri nel dettaglio dei motivi specifici che hanno portato all’inammissibilità, l’esito è chiaro dalle conseguenze disposte. La Corte ha infatti condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma significativa in favore della cassa delle ammende. Questo tipo di condanna è una conseguenza tipica e diretta prevista dalla legge quando un ricorso viene giudicato inammissibile.
Le Motivazioni: Le Cause e le Conseguenze di un Ricorso Inammissibile
Un ricorso inammissibile è un’impugnazione che non può essere esaminata nel merito perché priva dei requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. Le cause di inammissibilità sono molteplici e includono:
* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso deve indicare in modo chiaro e preciso le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata. Motivi generici o ripetitivi di quelli già presentati in appello non sono sufficienti.
* Proposizione per motivi non consentiti: in Cassazione si può ricorrere solo per violazione di legge (errores in iudicando) o per vizi di motivazione (errores in procedendo), non per riesaminare i fatti del caso come in un terzo grado di merito.
* Tardività: il ricorso deve essere presentato entro i termini perentori stabiliti dalla legge.
Quando la Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità, la legge prevede sanzioni precise. Oltre alla condanna al pagamento delle spese del procedimento, il ricorrente è condannato al versamento di una somma alla cassa delle ammende. Tale sanzione pecuniaria non è una multa per il reato commesso, ma una sanzione processuale volta a disincentivare ricorsi dilatori o palesemente infondati, che sovraccaricano il sistema giudiziario.
Conclusioni: Implicazioni Pratiche
La decisione in esame sottolinea un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale e non un’ulteriore opportunità per ridiscutere il merito della vicenda. La condanna alle spese e alla sanzione a favore della cassa delle ammende rappresenta un deterrente significativo. Per chiunque intenda impugnare una sentenza penale, è cruciale affidarsi a un difensore esperto che possa valutare attentamente la sussistenza dei presupposti per un ricorso fondato. Evitare un ricorso inammissibile non solo previene costi aggiuntivi, ma garantisce anche che le risorse della giustizia siano impiegate per i casi che meritano un esame approfondito.
Cosa significa che un ricorso è inammissibile?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere esaminato nel merito dalla Corte di Cassazione.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La persona che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria da versare alla cassa delle ammende.
Perché esiste una sanzione per il ricorso inammissibile?
La sanzione serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi presentati senza validi motivi di diritto (dilatori o infondati), che altrimenti appesantirebbero inutilmente il lavoro della Corte di Cassazione.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 27353 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 27353 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 07/07/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a TERAMO il 08/03/1971
avverso la sentenza del 26/11/2024 della CORTE APPELLO di L’AQUILA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
letto il ricorso proposto nell’interesse di COGNOME Giovanni avverso la sentenza in epigrafe;
ritenuto che il ricorso è manifestamente infondato, avendo la Corte di appello adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza del dolo
(genericamente contestata dal ricorrente), nonché all’insussistenza dei presupposti per riconoscere la tenuità del fatto, in considerazione dei precedenti
specifici;
ritenuto, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma
di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle
ammende.
Così deciso il 7 luglio 2025 Il Consigliere estensore
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