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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza del Tribunale di Milano. A causa di un vizio di forma, l’impugnazione è stata rigettata senza formalità di procedura, ai sensi dell’art. 610 co. 5-bis c.p.p. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 4.000 euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Conseguenze e Sanzioni

Presentare un ricorso in Cassazione richiede un’attenzione meticolosa ai requisiti formali e sostanziali previsti dalla legge. Quando questi non vengono rispettati, il risultato può essere una declaratoria di ricorso inammissibile, una decisione che non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il proponente. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di questa dinamica e delle sue implicazioni.

Il Contesto del Caso Giudiziario

Il caso in esame nasce da un ricorso presentato avverso una sentenza del Tribunale di Milano del 26 febbraio 2025. Il ricorrente, attraverso il proprio legale, ha impugnato la decisione di primo grado, portando la questione dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. Tuttavia, l’esito del giudizio di legittimità non è entrato nel vivo delle contestazioni sollevate, fermandosi a una valutazione preliminare di ammissibilità.

La Decisione della Corte e il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 2 luglio 2025, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La peculiarità di questa decisione risiede nella procedura semplificata adottata. La Corte ha infatti applicato l’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che consente di dichiarare l’inammissibilità “senza formalità di procedura”.

Questa norma viene utilizzata quando la causa di inammissibilità è talmente evidente da non richiedere la convocazione di un’udienza pubblica o una discussione approfondita. In pratica, il giudice rileva un vizio talmente palese da poter decidere de plano, accelerando i tempi della giustizia ma confermando la gravità della mancanza riscontrata nell’atto di impugnazione.

Le Motivazioni della Decisione

Il provvedimento non entra nel dettaglio specifico del vizio che ha portato all’inammissibilità, ma il riferimento alla procedura semplificata suggerisce una manifesta carenza di uno dei requisiti essenziali dell’atto di ricorso. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge per il ricorso in Cassazione (come la violazione di legge o il vizio di motivazione), o difetti nella procura speciale conferita al difensore.

La Corte, rilevata una di queste cause, ha agito di conseguenza, rigettando l’impugnazione in rito e condannando il ricorrente alle conseguenze previste dalla legge. Tale condanna non ha un carattere punitivo nel senso stretto, ma serve a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a ristorare il sistema giudiziario per l’attività inutilmente svolta.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

Le implicazioni di una declaratoria di ricorso inammissibile sono severe. Oltre a vedere la propria richiesta respinta senza esame nel merito, il ricorrente è stato condannato a sostenere due oneri economici:

1. Pagamento delle spese processuali: i costi generali sostenuti dallo Stato per il procedimento.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: in questo caso, la Corte ha stabilito un importo di 4.000,00 Euro. Questa è una sanzione pecuniaria che finanzia progetti di recupero e di assistenza.

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente in un grado di giudizio elevato come la Cassazione, è subordinato al rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un errore formale non è una mera svista, ma un ostacolo insormontabile che impedisce al giudice di valutare la fondatezza delle proprie ragioni, con conseguenze economiche non trascurabili.

Che cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che il giudice non esamina il merito della questione perché l’appello presenta vizi di forma, non è stato proposto nei termini o non rispetta i presupposti previsti dalla legge. L’impugnazione viene quindi rigettata in via preliminare.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile è condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo specifico caso ammonta a 4.000,00 Euro.

In base a quale norma è stata presa questa decisione?
La decisione si fonda sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che permette alla Corte di Cassazione di dichiarare l’inammissibilità di un ricorso senza le consuete formalità di procedura quando il vizio è evidente e manifesto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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