Ricorso Inammissibile: Quando l’Appello in Cassazione Costa Caro
L’esito di un procedimento giudiziario non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un esempio emblematico è il caso del ricorso inammissibile, una pronuncia che impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare il merito di una questione. Analizziamo una recente ordinanza per comprendere le gravi conseguenze, anche economiche, di tale esito.
I Fatti del Caso
Un soggetto proponeva ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo nell’ottobre del 2023. L’obiettivo del ricorrente era ottenere un riesame e una potenziale riforma della decisione presa in secondo grado. Tuttavia, il percorso del ricorso si è interrotto prima ancora di poter entrare nel vivo della discussione giuridica.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con un’ordinanza emessa a febbraio 2025, ha posto fine al procedimento in modo netto e definitivo. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria non significa che la Corte abbia dato ragione o torto al ricorrente nel merito della sua pretesa, ma semplicemente che l’atto di impugnazione non possedeva i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminato.
La decisione ha avuto due importanti conseguenze economiche a carico del ricorrente:
1. La condanna al pagamento di tutte le spese processuali sostenute.
2. Il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
Le conseguenze del ricorso inammissibile
Presentare un ricorso in Cassazione è un’attività tecnica che richiede massima precisione. Un ricorso inammissibile può derivare da molteplici vizi, come la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge, o la manifesta infondatezza delle censure mosse alla sentenza impugnata. La conseguenza principale è che la sentenza di secondo grado diventa definitiva, senza che la Cassazione possa valutarne la correttezza sostanziale.
Le Motivazioni
L’ordinanza in esame, per sua natura, è molto sintetica e non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Questo tipo di provvedimento, infatti, si limita a constatare l’esistenza di un vizio ostativo all’esame del merito. In generale, la Settima Sezione Penale ha il compito di filtrare i ricorsi, scartando quelli che non superano un vaglio preliminare di ammissibilità. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria è una conseguenza automatica prevista dalla legge per sanzionare l’uso improprio dello strumento processuale, che ha impegnato inutilmente la macchina della giustizia.
Le Conclusioni
Questa vicenda sottolinea un principio fondamentale del diritto processuale: l’importanza cruciale della forma e della tecnica giuridica. Un ricorso mal formulato o proposto al di fuori dei presupposti di legge non solo è inutile per la difesa dei propri diritti, ma si trasforma in un costo significativo per chi lo promuove. La decisione della Cassazione serve da monito sulla necessità di affidarsi a professionisti esperti per valutare attentamente l’opportunità e le modalità di un’impugnazione, al fine di evitare che un tentativo di far valere le proprie ragioni si concluda con una condanna economica e la definitiva chiusura del caso.
Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il caso nel merito perché l’atto di impugnazione presentava vizi procedurali o di contenuto che ne hanno impedito la valutazione, rendendo definitiva la sentenza precedente.
Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Sulla base di questo provvedimento, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.
La Corte di Cassazione ha valutato se le ragioni del ricorrente erano fondate?
No. Una dichiarazione di inammissibilità è una decisione di carattere procedurale che impedisce alla Corte di entrare nel merito della questione. La valutazione si è fermata alla verifica dei requisiti formali e sostanziali del ricorso stesso.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 18194 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 18194 Anno 2025
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 21/02/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato a ALCAMO il 01/12/1997
avverso la sentenza del 18/10/2023 della CORTE APPELLO di PALERMO
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
OSSERVA
Ritenuto che, con unico motivo ribadito con memoria del 19 febbraio
2025, il difensore di NOME COGNOME deduce l’inosservanza dell’art. 393- bis
cod. pen.;
Considerato che il motivo è inammissibile in quanto contesta, peraltro
genericamente, l’apprezzamento delle prove operato dai giudici di merito e si risolve nella sollecitazione ad un rinnovato esame delle stesse, non consentito
in sede di legittimità;
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con
la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 21 febbraio 2025.