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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

Con una recente ordinanza, la Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione comporta per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio di ammissibilità.

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Pubblicato il 9 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso inammissibile: la Cassazione condanna al pagamento di spese e sanzioni

Quando si decide di impugnare una sentenza davanti alla Corte di Cassazione, è fondamentale che l’atto rispetti precisi requisiti di legge. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci ricorda le severe conseguenze di un ricorso inammissibile: non solo la conferma della decisione precedente, ma anche l’addebito di ulteriori costi per il proponente. Questo caso serve da monito sull’importanza di una valutazione attenta prima di adire il giudice di legittimità.

I fatti del processo

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in data 20 novembre 2024. Il ricorrente, attraverso i suoi legali, ha cercato di ottenere la riforma della decisione di secondo grado, portando la questione all’attenzione della Corte di Cassazione. Il procedimento è giunto all’udienza del 4 aprile 2025, durante la quale il collegio ha esaminato l’atto di impugnazione.

La decisione della Corte di Cassazione

Con una sintetica ma inequivocabile ordinanza, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha messo fine al percorso giudiziario del ricorrente. Il Collegio, presieduto dal Dott. Massimo Ricciarelli e con relatore il Consigliere Antonio Costantini, ha dichiarato il ricorso inammissibile.

La conseguenza diretta di questa declaratoria non è stata solo la definitiva chiusura del caso, ma anche una condanna economica significativa. Il ricorrente è stato obbligato a pagare:
1. Le spese processuali relative al giudizio di Cassazione.
2. Una somma di tremila euro da versare alla Cassa delle ammende.

Questa seconda condanna ha natura sanzionatoria e viene disposta quando l’inammissibilità del ricorso è imputabile a colpa del ricorrente, ad esempio per la manifesta infondatezza dei motivi.

Le motivazioni di un ricorso inammissibile

Sebbene l’ordinanza non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità, possiamo delineare le cause più comuni che portano a una tale decisione nel processo penale. Un ricorso in Cassazione è un mezzo di impugnazione ‘limitato’, poiché può vertere solo su questioni di legittimità (violazioni di legge) e non di merito (una nuova valutazione dei fatti). Un ricorso inammissibile può derivare, tra le altre cose, da:

* Motivi non consentiti dalla legge: quando si chiede alla Corte di rivalutare le prove o la ricostruzione dei fatti, compito che spetta ai giudici di primo e secondo grado.
* Genericità dei motivi: l’atto di ricorso non specifica in modo chiaro e puntuale quali norme sarebbero state violate e perché.
* Mancanza di interesse: il ricorrente non ha un interesse concreto e attuale a ottenere la riforma della sentenza.
* Vizi formali: errori nella presentazione dell’atto, come il mancato rispetto dei termini perentori.

La sanzione pecuniaria applicata in questo caso suggerisce che i motivi del ricorso sono stati ritenuti palesemente privi di fondamento, al punto da configurare un abuso dello strumento processuale.

Le conclusioni

La decisione in commento ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio, ma un controllo sulla corretta applicazione della legge. Proporre un ricorso inammissibile non solo si rivela inutile ai fini della modifica della sentenza impugnata, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti. È quindi essenziale affidarsi a una difesa tecnica esperta che possa valutare con rigore le reali possibilità di successo dell’impugnazione, evitando di intraprendere iniziative giudiziarie destinate a un esito sfavorevole e costoso.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non entra nel merito della questione perché il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere esaminato. La sentenza impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche per chi propone un ricorso inammissibile?
Come stabilito in questa ordinanza, la persona che ha proposto il ricorso è condannata a pagare sia le spese del procedimento sia una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Il ricorrente è stato condannato solo al pagamento delle spese del processo?
No, oltre al pagamento delle spese processuali, è stato condannato a versare una somma aggiuntiva di tremila euro alla Cassa delle ammende a titolo di sanzione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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