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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, confermando l’importanza di presentare ricorsi fondati e formalmente corretti.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta e Presenta il Conto

L’ordinanza in esame, emessa dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione, offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile. Con una decisione lapidaria, i giudici supremi hanno respinto l’impugnazione di un cittadino contro una sentenza della Corte d’Appello di Venezia, condannandolo non solo al pagamento delle spese, ma anche a una sanzione pecuniaria. Questo caso ci permette di analizzare cosa significa presentare un ricorso e quali sono i rischi se non viene redatto secondo le rigide regole procedurali.

I Fatti del Processo

Un individuo, a seguito di una condanna confermata dalla Corte d’Appello di Venezia in data 26 ottobre 2023, ha deciso di presentare un ultimo tentativo di difesa ricorrendo alla Corte di Cassazione. Il ricorso mirava a contestare la decisione dei giudici di secondo grado. La Corte Suprema, nella sua funzione di giudice di legittimità, non riesamina i fatti del caso, ma valuta se la legge è stata applicata correttamente nei precedenti gradi di giudizio. In questa fase, il rispetto delle forme e dei motivi previsti dalla legge è fondamentale.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 10 gennaio 2025, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa declaratoria impedisce ai giudici di entrare nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. La decisione non si limita a respingere le richieste, ma comporta anche due conseguenze economiche dirette per il proponente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento vengono posti a carico del ricorrente.
2. Condanna al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende: viene inflitta una sanzione pecuniaria di tremila euro, destinata a un fondo per il miglioramento del sistema carcerario. Questa sanzione ha una funzione dissuasiva, per scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori.

Le Motivazioni dietro un ricorso inammissibile

L’ordinanza è molto sintetica e non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, è prassi consolidata, specialmente per la settima sezione penale della Cassazione, gestire con procedure semplificate i ricorsi che presentano vizi evidenti. Un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause, tra cui:

* Mancanza di motivi specifici: il ricorso non indica chiaramente quali norme di legge sarebbero state violate.
* Motivi non consentiti: vengono sollevate questioni di fatto, che la Cassazione non può valutare.
* Presentazione fuori termine: il ricorso è stato depositato oltre i limiti temporali previsti dalla legge.
* Vizi di forma: l’atto non rispetta i requisiti formali richiesti dal codice di procedura penale.

La decisione, seppur priva di una motivazione dettagliata nel testo dell’ordinanza, si fonda implicitamente su uno di questi vizi, ritenuto talmente palese da non richiedere un’analisi più approfondita.

Le Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato con responsabilità. Presentare un ricorso in Cassazione non è una formalità, ma un atto tecnico che richiede competenza e il rispetto di requisiti stringenti. La declaratoria di inammissibilità non solo rende definitiva la condanna precedente, ma aggiunge un ulteriore carico economico sul ricorrente. Questo serve a tutelare l’efficienza del sistema giudiziario, scoraggiando impugnazioni avventate e garantendo che la Corte Suprema possa concentrarsi sui casi che sollevano questioni di diritto meritevoli di esame.

Qual è stato l’esito del ricorso presentato alla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile, il che significa che non è stato esaminato nel merito.

Quali sono state le conseguenze economiche per la persona che ha presentato il ricorso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare le spese processuali e una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

L’ordinanza spiega perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
No, il testo dell’ordinanza non specifica i motivi dell’inammissibilità, limitandosi a dichiararla e a stabilire le relative sanzioni.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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