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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14000/2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza del Tribunale di Chieti. La decisione ha comportato per la parte ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna in Cassazione

Quando un procedimento giudiziario arriva fino all’ultimo grado di giudizio, la Corte di Cassazione, ogni dettaglio procedurale diventa cruciale. L’ordinanza in esame ci offre un chiaro esempio delle conseguenze negative che possono derivare dalla presentazione di un’impugnazione priva dei requisiti di legge. Il risultato è un ricorso inammissibile, che non solo chiude la porta a una revisione della sentenza, ma comporta anche significative sanzioni economiche per chi lo ha proposto. Analizziamo insieme questa decisione per capire meglio le sue implicazioni.

I Fatti del Caso

Una persona, a seguito di una sentenza emessa dal Tribunale di Chieti nell’ottobre del 2024, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione. L’obiettivo era, presumibilmente, ottenere l’annullamento o la riforma di tale decisione, contestandone la legittimità. Il caso è stato quindi assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte per la valutazione.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, presieduta dal Dott. Romano e con relatore la Dott.ssa Morosini, ha esaminato il ricorso. L’esito, tuttavia, non è stato quello sperato dalla parte ricorrente. Con una sintetica ma perentoria ordinanza, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa dichiarazione non entra nel merito delle ragioni per cui la sentenza di primo grado era stata impugnata. La valutazione della Corte si è fermata a un livello preliminare, riscontrando che l’atto di impugnazione mancava delle condizioni essenziali richieste dalla legge per poter essere esaminato. La conseguenza diretta di questa declaratoria è stata duplice e severa.

Le Motivazioni della Decisione

Sebbene il testo dell’ordinanza sia molto conciso, il fondamento della decisione risiede nella constatazione che il ricorso non superava il vaglio preliminare di ammissibilità. La Corte, nel suo ruolo di giudice di legittimità, non riesamina i fatti del processo, ma si assicura che la legge sia stata applicata correttamente e che gli atti processuali, come il ricorso, rispettino precise regole formali e sostanziali. In questo caso, è stato rilevato che il ricorso doveva essere dichiarato inammissibile, il che implica la presenza di vizi che ne hanno impedito l’esame nel merito. La decisione di condannare la ricorrente alle spese e al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende funge anche da sanzione per aver adito la Suprema Corte con un’impugnazione non valida.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conclusione del procedimento è netta: il ricorso inammissibile viene rigettato, e la parte ricorrente è condannata non solo al pagamento delle spese processuali, ma anche a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa decisione sottolinea un principio fondamentale del nostro ordinamento: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve essere esercitato con responsabilità. Un’impugnazione presentata senza i dovuti presupposti legali non solo è inefficace, ma espone il ricorrente a conseguenze economiche rilevanti, volte a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a finanziare, tramite la Cassa delle ammende, il sistema penitenziario.

Cosa succede quando un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

La dichiarazione di inammissibilità significa che la Corte ha esaminato il caso nel merito?
No, una dichiarazione di inammissibilità significa che la Corte non ha potuto esaminare il contenuto e le ragioni del ricorso, poiché l’atto stesso presentava vizi formali o sostanziali che ne hanno impedito la valutazione.

Qual è lo scopo della condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende?
Ha una duplice funzione: sanzionare la parte per aver presentato un ricorso non conforme alla legge, occupando inutilmente le risorse della giustizia, e finanziare un ente statale destinato a progetti per il miglioramento del sistema penitenziario e il reinserimento sociale dei condannati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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