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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. A seguito di questa decisione puramente processuale, il ricorrente è stato condannato a sostenere le spese del procedimento e a versare una sanzione pecuniaria di tremila euro alla Cassa delle ammende, evidenziando le serie conseguenze economiche di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le sue Conseguenze

L’esito di un procedimento giudiziario può dipendere non solo dal merito della questione, ma anche dal rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un esempio emblematico è rappresentato dal caso del ricorso inammissibile, una situazione in cui l’organo giudicante non arriva nemmeno a valutare se la parte abbia ragione o torto, fermandosi a un vaglio preliminare. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le pesanti conseguenze di un’impugnazione che non supera questo primo scoglio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari in data 21 febbraio 2024. Avverso tale decisione, una delle parti ha proposto ricorso per Cassazione, cercando di ottenere un riesame della propria posizione davanti al più alto grado della giurisdizione penale. Il caso è stato quindi sottoposto alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte.

La Decisione della Corte di Cassazione e il Ricorso Inammissibile

Con un’ordinanza sintetica ma perentoria, la Corte di Cassazione ha posto fine al percorso dell’impugnazione. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non significa che la Corte abbia dato torto al ricorrente nel merito, ma piuttosto che l’atto di ricorso stesso presentava vizi tali da impedirne l’esame. La conseguenza diretta è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Perché un Ricorso viene dichiarato Inammissibile?

L’ordinanza in esame non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni di inammissibilità, come spesso accade in provvedimenti di questo tipo. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per una molteplicità di cause, tutte riconducibili alla violazione di norme procedurali. Tra le più comuni vi sono:

* Mancanza dei motivi specifici: il ricorso non indica in modo chiaro e preciso quali sono gli errori di diritto commessi dal giudice precedente.
* Proposizione di questioni di fatto: la Cassazione è giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare le prove o ricostruire i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge. Un ricorso che chiede una nuova valutazione dei fatti è inammissibile.
* Tardività: il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.
* Vizi di forma: l’atto manca di elementi essenziali richiesti dal codice di procedura penale.

La declaratoria di inammissibilità agisce come un filtro, impedendo che la Corte Suprema sia sommersa da impugnazioni infondate o mal formulate, permettendole di concentrarsi sui casi che sollevano importanti questioni di diritto.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Le conclusioni che possiamo trarre da questa vicenda sono chiare e severe. Proporre un ricorso inammissibile non è un’azione priva di conseguenze. Oltre a vedere la propria richiesta respinta senza nemmeno un esame nel merito, il ricorrente subisce un doppio pregiudizio economico: la condanna al pagamento delle spese del procedimento e l’imposizione di una sanzione pecuniaria, che in questo caso ammonta a 3.000 euro. Questa sanzione ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare impugnazioni presentate con leggerezza o a soli fini dilatori. La decisione sottolinea l’importanza di affidarsi a un professionista competente che possa valutare attentamente i presupposti e i motivi di un ricorso in Cassazione, al fine di evitare esiti procedurali sfavorevoli e costi significativi.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dalla Corte perché manca dei requisiti previsti dalla legge. La Corte non valuta se il ricorrente ha ragione o torto, ma si ferma a una valutazione preliminare sulla correttezza dell’atto di impugnazione.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha proposto il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La decisione di inammissibilità entra nel merito della sentenza precedente?
No, la declaratoria di inammissibilità è una decisione di carattere processuale. La Corte non valuta il contenuto della sentenza impugnata (quella della Corte d’Appello), ma si limita a constatare che il ricorso non può essere giudicato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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