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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Palermo. L’ordinanza sottolinea le conseguenze per il ricorrente, condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro, evidenziando i rischi di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 6 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di un’Ordinanza della Cassazione

L’esito di un processo non è mai scontato e l’impugnazione di una sentenza richiede un’attenta valutazione dei presupposti legali. Un ricorso inammissibile non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma può comportare significative conseguenze economiche per chi lo propone. Un’ordinanza emessa dalla Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di questa dinamica, condannando un ricorrente al pagamento delle spese e di una cospicua sanzione pecuniaria.

Il Percorso Giudiziario: dall’Appello alla Cassazione

Il caso in esame ha origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Palermo in data 28 giugno 2024. Il ricorrente, un cittadino nato ad Agrigento, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le proprie ragioni davanti ai giudici di legittimità.

La Corte, dopo aver dato avviso alle parti e ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha proceduto alla valutazione del ricorso.

La Decisione della Corte: la Dichiarazione di Inammissibilità

L’ordinanza della settima sezione penale della Cassazione è perentoria: il ricorso viene dichiarato inammissibile. Sebbene il documento non entri nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a tale conclusione, la declaratoria di inammissibilità implica che l’impugnazione presentava vizi tali da impedirne una valutazione nel merito. Questi vizi possono essere di varia natura: dalla mancanza di uno dei motivi specificamente previsti dalla legge per il ricorso in Cassazione, a difetti di forma o alla manifesta infondatezza delle censure mosse alla sentenza impugnata.

Le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

La decisione della Corte non si è limitata a chiudere il caso. La legge, infatti, prevede conseguenze precise per chi attiva un giudizio di legittimità con un atto che si rivela inammissibile. Lo scopo di queste norme è scoraggiare ricorsi presentati a fini puramente dilatori o privi di seria fundamentazione giuridica, alleggerendo così il carico di lavoro della Suprema Corte.

Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento di due diverse voci di spesa:
1. Le spese processuali, ovvero i costi sostenuti dallo Stato per la gestione del procedimento.
2. Una sanzione pecuniaria di tremila euro, da versare in favore della Cassa delle ammende, un ente destinato a finanziare programmi di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni

Le motivazioni della decisione, pur essendo espresse in modo sintetico nell’ordinanza, risiedono nell’applicazione diretta delle norme procedurali che disciplinano il giudizio di Cassazione. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria non è una valutazione discrezionale del collegio, ma una conseguenza quasi automatica della declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, punisce l’abuso dello strumento processuale; dall’altro, contribuisce a finanziare attività di rilevanza sociale attraverso la Cassa delle ammende.

Conclusioni

L’ordinanza analizzata ribadisce un principio fondamentale del nostro ordinamento: il diritto di impugnazione deve essere esercitato con responsabilità e cognizione di causa. Un ricorso inammissibile non è un tentativo fallito, ma un atto processuale errato che produce conseguenze negative e tangibili per chi lo propone. La decisione della Cassazione serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, in grado di valutare attentamente i presupposti e le effettive possibilità di successo di un’impugnazione, per evitare di incorrere non solo in una sconfitta processuale, ma anche in significative sanzioni economiche.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
La Corte non esamina il merito della questione e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Qual è la conseguenza economica specifica per il ricorrente in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare tutte le spese del processo e una somma aggiuntiva di tremila euro.

A chi viene destinata la sanzione pecuniaria inflitta in caso di ricorso inammissibile?
La somma di tremila euro, in questo specifico caso, deve essere versata in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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