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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile. Questa decisione procedurale ha impedito l’esame del merito e ha comportato la condanna automatica del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione carente dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 1 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di una Recente Ordinanza

Presentare un’impugnazione in ambito legale è un diritto fondamentale, ma deve essere esercitato nel rispetto di precise regole procedurali. Un ricorso inammissibile non solo non ottiene il risultato sperato, ma può comportare significative conseguenze economiche per chi lo propone. Un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come la forma, nel diritto, sia anche sostanza.

I Fatti del Caso

Il caso in esame ha origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. Il ricorrente, cercando di ottenere una revisione della decisione di secondo grado, ha adito la Suprema Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Tuttavia, l’atto di impugnazione non ha superato il vaglio preliminare della Corte.

La Decisione della Corte e il Filtro del ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con la quale ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa declaratoria rappresenta una decisione di carattere prettamente procedurale. Significa che i giudici non sono entrati nel merito della questione, ovvero non hanno valutato se le ragioni del ricorrente fossero fondate o meno. L’esame si è fermato a un gradino prima, constatando che il ricorso mancava dei requisiti necessari per essere discusso.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni fornite dalla Corte, seppur sintetiche, sono inequivocabili. I giudici hanno rilevato la presenza di ‘criticità’ nell’atto di impugnazione, tali da renderlo non conforme ai dettami di legge. La conseguenza di tale declaratoria è automatica e prevista in modo esplicito dalla normativa processuale.

Il provvedimento fa diretto riferimento all’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di rigetto o di inammissibilità del ricorso, la parte privata che lo ha proposto è condannata al pagamento delle spese del procedimento. Inoltre, la stessa norma prevede che, se il ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente venga condannato anche al pagamento di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende. L’importo, determinato dal giudice, nel caso di specie è stato fissato in tremila Euro.

Le Conclusioni: Le Conseguenze Pratiche di un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza in esame è un monito importante sull’importanza di redigere gli atti di impugnazione con la massima perizia e attenzione. La declaratoria di ricorso inammissibile non è una mera formalità, ma un esito che comporta due sanzioni dirette e tangibili:

1. Condanna alle spese processuali: il ricorrente deve farsi carico di tutti i costi legati a quella fase del giudizio.
2. Sanzione pecuniaria: il versamento di una somma, in questo caso di 3.000 Euro, alla Cassa delle ammende, un fondo destinato a finanziare progetti di miglioramento del sistema penitenziario.

Questa disciplina ha una finalità deflattiva e sanzionatoria: scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati, dilatori o redatti senza il rispetto delle regole procedurali, garantendo che l’accesso al giudizio di legittimità sia riservato a questioni giuridicamente rilevanti e correttamente formulate.

Cosa succede se un ricorso in Cassazione viene dichiarato inammissibile?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che nel caso specifico è stata quantificata in tremila Euro.

La Corte di Cassazione esamina il merito della causa se il ricorso è inammissibile?
No. La dichiarazione di inammissibilità è una decisione di carattere procedurale che impedisce alla Corte di esaminare il merito della questione. Il giudizio si ferma alla verifica dei requisiti formali e sostanziali dell’atto di ricorso.

Qual è la base giuridica per la condanna alla sanzione pecuniaria in caso di ricorso inammissibile?
La base giuridica è l’articolo 616 del codice di procedura penale. Questa norma prevede espressamente che, in caso di inammissibilità del ricorso, il ricorrente sia condannato al pagamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, oltre alle spese processuali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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