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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea le conseguenze procedurali e finanziarie di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le sue Conseguenze

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, un’opportunità per contestare la violazione di norme di diritto. Tuttavia, l’accesso a questa fase è rigorosamente disciplinato. Un ricorso inammissibile non solo preclude la discussione nel merito della questione, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi lo propone. Analizziamo un’ordinanza della Corte di Cassazione che illustra perfettamente questo principio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un imputato. L’impugnazione era diretta contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli in data 20 novembre 2024. L’obiettivo del ricorrente era ottenere l’annullamento o la riforma di tale decisione.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ricevuto il ricorso e sentito la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza di rito. Con questo provvedimento, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni della Decisione sul ricorso inammissibile

L’ordinanza in esame è un provvedimento sintetico che si concentra esclusivamente sulla statuizione finale, senza esplicitare nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, possiamo dedurre che il ricorso presentava vizi procedurali o sostanziali tali da impedirne l’esame nel merito. In generale, le cause di inammissibilità di un ricorso in Cassazione sono molteplici e rigorose. Tra le più comuni vi sono:

* Mancanza di motivi specifici: il ricorso non indica chiaramente quali norme di legge si assumono violate e perché.
* Proposizione di questioni di fatto: la Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione del diritto.
* Vizi formali: errori nella redazione dell’atto o nel rispetto dei termini per la presentazione.

La Corte, ravvisando uno o più di questi difetti, ha applicato la sanzione processuale prevista dalla legge, chiudendo il procedimento senza alcuna discussione sul contenuto della sentenza impugnata. La condanna alla sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni palesemente infondate o dilatorie.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso inammissibile non è un esito neutro. La declaratoria di inammissibilità comporta conseguenze economiche dirette e immediate per il ricorrente. La condanna al pagamento delle spese processuali e della sanzione pecuniaria serve a responsabilizzare le parti, spingendole a una valutazione attenta e ponderata sull’opportunità di adire la Suprema Corte. Per gli avvocati, ciò significa un dovere di diligenza ancora maggiore nella redazione degli atti, al fine di evitare che un errore procedurale possa vanificare le ragioni del proprio assistito e, al contempo, aggravarne la posizione economica.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non viene esaminato nel merito perché presenta vizi formali o sostanziali che ne impediscono la valutazione. La decisione impugnata diventa quindi definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria, in questo caso pari a tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

A cosa serve la Cassa delle ammende?
È un fondo statale finanziato con le somme derivanti da sanzioni pecuniarie comminate in ambito penale, utilizzato per finanziare progetti volti al miglioramento delle strutture carcerarie e al reinserimento sociale dei condannati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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