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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione, con un’ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro a favore della Cassa delle Ammende. Questo caso evidenzia le gravi conseguenze economiche derivanti dalla presentazione di un ricorso privo dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada priva di ostacoli. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci ricorda che un ricorso inammissibile non solo chiude definitivamente le porte a una revisione del caso, ma comporta anche significative sanzioni economiche. Analizziamo insieme questo provvedimento per comprendere meglio le dinamiche e le conseguenze di un’impugnazione infruttuosa.

I Fatti del Caso: Dal Ricorso alla Decisione della Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro il 16 dicembre 2024. Avverso tale decisione, la parte soccombente decideva di proporre ricorso per Cassazione, sperando di ottenere un annullamento o una riforma del provvedimento.

Il caso è stato esaminato dalla settima sezione penale della Corte di Cassazione, la quale, in data 14 aprile 2025, ha emesso la sua decisione. L’esito, tuttavia, non è stato quello sperato dal ricorrente.

La Decisione della Corte: Le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

La Corte Suprema ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa statuizione ha avuto due immediate e rilevanti conseguenze di natura economica per il ricorrente:

1. Condanna al pagamento delle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a farsi carico di tutti i costi legati al procedimento di Cassazione.
2. Versamento alla Cassa delle Ammende: Oltre alle spese, è stata disposta la condanna al pagamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle Ammende.

Questa decisione sottolinea un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di ultima istanza è un diritto da esercitare con cognizione di causa, poiché un’iniziativa giudiziaria temeraria o infondata può tradursi in un aggravio economico notevole.

Le Motivazioni

L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e si concentra esclusivamente sulla parte dispositiva, ovvero sulla decisione finale. Non vengono esplicitate le ragioni specifiche che hanno portato a qualificare il ricorso come inammissibile. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato tale per diverse ragioni procedurali, come ad esempio la tardività nella presentazione, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (i cosiddetti ‘vizi di legittimità’), o la proposizione di censure che in realtà mirano a una rivalutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità.

La condanna al pagamento della somma alla Cassa delle Ammende non è una sanzione accessoria, ma una conseguenza quasi automatica prevista dalla legge per dissuadere la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il lavoro della Suprema Corte.

Le Conclusioni

Il provvedimento analizzato, seppur breve, offre uno spunto di riflessione cruciale. Impugnare una sentenza in Cassazione è un passo che richiede un’attenta valutazione legale preliminare. L’esito di un ricorso inammissibile non è solo la conferma della decisione precedente, ma anche una condanna certa a spese e sanzioni pecuniarie. È quindi fondamentale affidarsi a un professionista esperto che possa valutare con rigore i presupposti e le effettive possibilità di successo, per evitare di incorrere in conseguenze economiche tanto severe.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che l’impugnazione viene respinta senza che la Corte ne esamini il merito, poiché mancano i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter procedere.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In base al provvedimento esaminato, la parte che ha presentato il ricorso è condannata a pagare le spese del procedimento e a versare una somma di denaro, in questo caso 3.000 euro, alla Cassa delle ammende.

Contro quale provvedimento è stato presentato il ricorso in questo caso?
Il ricorso è stato presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro in data 16/12/2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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