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Ricorso inammissibile: le conseguenze economiche

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. Tale decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando la decisione impugnata.

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Pubblicato il 8 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e le Sue Conseguenze

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non sempre l’impugnazione viene esaminata nel merito. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare il caso di un ricorso inammissibile e, soprattutto, le pesanti conseguenze economiche che ne derivano per chi lo propone. Comprendere questi meccanismi è fondamentale per capire l’importanza di un’assistenza legale qualificata e consapevole.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 22 marzo 2024. Il ricorrente, cercando di ottenere una riforma della decisione a lui sfavorevole, ha adito la Corte di Cassazione, la quale si è riunita in udienza il 3 marzo 2025 per deliberare sulla questione. L’esito, tuttavia, non è stato quello sperato dal proponente.

La Decisione della Corte e il Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere e dato avviso alle parti, ha emesso un’ordinanza con cui ha risolto la questione in via preliminare. I Giudici hanno stabilito che il ricorso proposto doveva essere dichiarato inammissibile. Questa decisione implica che la Corte non è entrata nel vivo delle argomentazioni difensive, ma si è fermata a un vaglio preliminare, riscontrando vizi che ne hanno impedito l’esame nel merito.

Le motivazioni

Sebbene l’ordinanza in esame sia molto sintetica, la dichiarazione di inammissibilità si fonda su ragioni procedurali che rendono l’impugnazione non scrutinabile. Un ricorso può essere dichiarato inammissibile per svariati motivi, come la presentazione oltre i termini di legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione previsti dal codice di procedura, o la proposizione di censure che in realtà mirano a una rivalutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità. In questo caso, la Corte ha ritenuto sussistenti tali vizi, portando a una chiusura immediata del procedimento.

Le conclusioni

Le implicazioni pratiche di un ricorso inammissibile sono significative e duplici. In primo luogo, la sentenza impugnata, quella della Corte d’Appello di Venezia, diventa definitiva e irrevocabile. In secondo luogo, scattano conseguenze economiche severe per il ricorrente. La Corte di Cassazione, infatti, lo ha condannato al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione pecuniaria serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario. La vicenda sottolinea quindi l’importanza cruciale di valutare attentamente i presupposti e le modalità di un ricorso in Cassazione per evitare esiti sfavorevoli e costi ingenti.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione, ma respinge l’atto per vizi procedurali, come la tardività o la mancanza dei requisiti di legge, rendendo definitiva la sentenza precedente.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
La parte che ha proposto il ricorso viene condannata al pagamento di tutte le spese del procedimento e al versamento di una somma pecuniaria a favore della Cassa delle ammende. In questo caso, la somma è stata fissata in tremila euro.

Con la dichiarazione di inammissibilità, la decisione della Corte d’Appello è stata modificata?
No, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso comporta la conferma definitiva della sentenza impugnata. La decisione della Corte d’Appello di Venezia è quindi diventata irrevocabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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