Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze di un Motivo Generico
L’ordinanza n. 10990 del 2024 della Corte di Cassazione offre un importante monito sull’importanza della specificità nei motivi di ricorso. Un’impugnazione presentata in modo vago e astratto non solo è destinata al fallimento, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente. In questo articolo, analizzeremo come la Suprema Corte ha gestito un caso di ricorso inammissibile, sottolineando i principi procedurali che ogni difensore deve rispettare.
I Fatti del Caso
Un soggetto, precedentemente condannato dalla Corte d’Appello di Catania per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, decideva di presentare ricorso per cassazione. L’impugnazione si basava su un unico motivo, relativo alla valutazione della sua responsabilità penale. Il ricorso era volto a contestare la decisione dei giudici di merito, cercando di ottenere un annullamento della condanna.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Di conseguenza, non solo ha confermato la decisione impugnata, ma ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La decisione è stata presa in camera di consiglio, dopo aver dato avviso alle parti e sentito la relazione del Consigliere.
Analisi del ricorso inammissibile e della sua genericità
Il cuore della pronuncia risiede nella valutazione del motivo di ricorso. La Corte Suprema non entra nel merito della questione – cioè se l’imputato fosse o meno colpevole – perché si ferma a un controllo preliminare di ammissibilità. Questo passaggio è cruciale in ogni giudizio di impugnazione.
La Genericità del Motivo di Ricorso
Il motivo di ricorso è stato definito “generico”. Questo significa che la difesa non ha articolato una critica specifica e puntuale contro la sentenza della Corte d’Appello. Presentare un ricorso generico equivale a non presentarlo affatto, poiché non si forniscono al giudice gli elementi necessari per comprendere dove e perché la decisione precedente sarebbe errata. La legge richiede che i motivi di impugnazione siano specifici, indicando con chiarezza le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta.
Le Motivazioni
La motivazione dell’ordinanza è estremamente sintetica ma chiara: “Ritenuto il motivo inammissibile perché generico, non essendo stato dedotto alcunchè”. Con questa formula, la Cassazione sancisce che il ricorso era privo di un contenuto critico apprezzabile. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso rispetto alla sentenza di condanna; è indispensabile individuare vizi logici o violazioni di legge precise. In assenza di tali elementi, il ricorso non supera il vaglio di ammissibilità, impedendo alla Corte di esaminare la fondatezza delle doglianze.
Le Conclusioni
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’onere della specificità dei motivi di impugnazione. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun effetto positivo per il ricorrente, ma si traduce in un’ulteriore condanna economica. La sanzione pecuniaria, infatti, ha una funzione dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di impugnazioni pretestuose o meramente dilatorie che appesantiscono il sistema giudiziario. Per i professionisti legali, questo caso è un promemoria dell’importanza di redigere atti chiari, dettagliati e giuridicamente fondati, pena la sanzione dell’inammissibilità e le relative conseguenze per il proprio assistito.
Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il giudice non esamina il merito della questione perché l’atto di impugnazione manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge, come in questo caso la specificità dei motivi.
Perché un motivo di ricorso è considerato ‘generico’?
Un motivo è ‘generico’ quando non articola una critica precisa e circostanziata contro la sentenza impugnata, ma si limita a una contestazione vaga e astratta, senza indicare specifici errori di diritto o di logica commessi dal giudice precedente.
Quali sono le conseguenze di un ricorso inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in 3.000 euro.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 10990 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 10990 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 24/11/2023
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME nato a CATANIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 14/10/2022 della CORTE APPELLO di CATANIA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
R.G. n. 27843/2023
CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO
Visti gli atti e la sentenza impugnata (condanna per il reato di resistenza a pubblico uffic Esaminato il motivo di ricorso, relativo al giudizio di responsabilità; Ritenuto il motivo inammissibile perché generico, non essendo stato dedotto alcunchè; Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna d ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore dell Cassa delle ammende;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processual e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 24 novembre 2023.