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Ricorso inammissibile: le conseguenze della Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Venezia. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le gravi conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi e Conseguenze Economiche

L’esito di un processo non sempre si conclude con il giudizio di merito. Un’ordinanza della Corte di Cassazione penale ci offre l’opportunità di analizzare il concetto di ricorso inammissibile e le sue significative conseguenze per chi decide di impugnare una sentenza. Il caso in esame riguarda un ricorso presentato contro una decisione della Corte d’Appello di Venezia, che si è concluso non con una valutazione dei motivi, ma con una secca declaratoria di inammissibilità e una condanna economica per il ricorrente.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 3 giugno 2024. La parte soccombente, ritenendo la decisione ingiusta o viziata, ha deciso di avvalersi del proprio diritto di difesa e di proporre ricorso per Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Suprema Corte, che ha fissato l’udienza per il 7 maggio 2025.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

La Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere, non è entrata nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. Invece, ha emesso un’ordinanza con la quale ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione implica che l’impugnazione non ha superato un vaglio preliminare di ammissibilità, impedendo ai giudici di valutare se i motivi presentati fossero fondati o meno. La conseguenza diretta è stata la condanna del ricorrente al pagamento di tutte le spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

Il testo dell’ordinanza è sintetico e si concentra sul dispositivo, ovvero sulla decisione finale. Non vengono esplicitati i motivi specifici che hanno portato a giudicare il ricorso inammissibile. Tuttavia, in linea generale, un’impugnazione può essere dichiarata tale per diverse ragioni procedurali. Tra le più comuni vi sono: la presentazione del ricorso fuori dai termini perentori stabiliti dalla legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione come richiesto dal codice di procedura penale, o il fatto che i motivi proposti non rientrino tra quelli tassativamente previsti per il ricorso in Cassazione (ad esempio, la richiesta di una nuova valutazione dei fatti, non consentita in sede di legittimità). La declaratoria di inammissibilità, pertanto, non è una valutazione sulla colpevolezza o innocenza, ma un giudizio tecnico sulla correttezza formale e sostanziale dell’atto di impugnazione.

Le Conclusioni

Questa ordinanza è un chiaro monito sulle implicazioni di un ricorso in Cassazione. La decisione di impugnare una sentenza deve essere attentamente ponderata da un legale esperto, che deve verificare la sussistenza di tutti i requisiti di ammissibilità. Un ricorso inammissibile non solo non produce alcun risultato utile per il ricorrente, ma comporta anche conseguenze economiche negative. La condanna al pagamento delle spese e della sanzione pecuniaria alla Cassa delle ammende rappresenta un ulteriore onere che si aggiunge alla sentenza di condanna già divenuta definitiva. Questo meccanismo ha lo scopo di scoraggiare impugnazioni meramente dilatorie o palesemente infondate, tutelando l’efficienza del sistema giudiziario e le risorse della giustizia.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito dei motivi presentati, in quanto l’atto di impugnazione mancava dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in questo caso?
Il ricorrente è stato condannato a pagare sia le spese del procedimento (spese processuali) sia una sanzione pecuniaria aggiuntiva di tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Quale decisione era stata impugnata con il ricorso?
Il ricorso era stato proposto contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Venezia in data 3 giugno 2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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