Ricorso Inammissibile: Perché l’Assistenza di un Avvocato Abilitato è Cruciale in Cassazione
Recentemente, la Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza che ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, è soggetto a regole precise che non possono essere ignorate. La vicenda ha portato a dichiarare un ricorso inammissibile perché non è stato presentato da un difensore qualificato, evidenziando come un errore formale possa avere conseguenze significative, inclusa una pesante sanzione economica.
I Fatti del Caso
Il caso ha origine da una condanna per il reato di rapina, confermata sia in primo grado dal GUP (Giudice dell’Udienza Preliminare) del Tribunale, sia in secondo grado dalla Corte di Appello. L’imputata, non rassegnandosi alla decisione, ha deciso di presentare personalmente ricorso alla Suprema Corte di Cassazione. Nel suo atto, lamentava una presunta violazione di legge, sostenendo che i giudici di merito non avessero adeguatamente verificato la possibile esistenza di cause di proscioglimento.
La Decisione della Corte e il Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, tuttavia, non è nemmeno entrata nel merito delle argomentazioni dell’imputata. Con una procedura rapida, definita “de plano”, ha dichiarato il ricorso inammissibile.
La ragione è puramente procedurale ma di importanza capitale: l’impugnazione non era stata sottoscritta da un avvocato iscritto nell’apposito albo dei difensori abilitati al patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori. La legge, infatti, riserva esclusivamente a questi professionisti la facoltà di presentare ricorsi in Cassazione. L’iniziativa personale dell’imputata, pertanto, l’ha resa un “soggetto non legittimato” a proporre l’impugnazione.
Le Motivazioni della Decisione
La Suprema Corte ha basato la sua decisione sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che i ricorsi che presentano vizi evidenti, come la mancanza di legittimazione del proponente, devono essere trattati con una procedura semplificata che porta direttamente a una declaratoria di inammissibilità.
Questa regola non è un mero formalismo. Essa garantisce che il giudizio di legittimità, che è estremamente tecnico e complesso, sia affidato a professionisti con una preparazione specifica. È una tutela sia per l’efficienza del sistema giudiziario, sia per l’imputato stesso, che riceve una difesa tecnicamente adeguata.
Di conseguenza, ai sensi dell’articolo 616 del codice di procedura penale, all’inammissibilità del ricorso è seguita la condanna della ricorrente a due pagamenti:
1. Le spese del procedimento.
2. Una somma di 3.000 euro a favore della Cassa delle ammende.
La Corte ha specificato che tale sanzione è giustificata dalla “colpa nella determinazione della causa di inammissibilità”, un principio avallato anche dalla Corte Costituzionale. In altre parole, chi presenta un ricorso in modo palesemente errato deve farsi carico delle conseguenze economiche della sua negligenza.
Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche
Questa ordinanza offre una lezione molto chiara: il sistema giudiziario ha delle regole di accesso che devono essere rispettate scrupolosamente. Tentare di agire in autonomia, specialmente nei gradi più alti di giudizio come la Cassazione, non solo è destinato al fallimento ma può anche comportare costi significativi.
La figura dell’avvocato, e in particolare del difensore abilitato al patrocinio superiore, non è un optional, ma un requisito indispensabile per garantire che le proprie ragioni possano essere validamente presentate ed esaminate. Affidarsi a un professionista qualificato è l’unico modo per navigare correttamente le complessità della procedura legale ed evitare di vedersi chiudere le porte della giustizia a causa di un errore formale.
Posso presentare personalmente un ricorso in Cassazione contro una sentenza penale?
No, non è possibile. L’ordinanza in esame conferma che il ricorso alla Corte di Cassazione deve essere obbligatoriamente sottoscritto da un avvocato iscritto nell’albo speciale per il patrocinio dinanzi alle giurisdizioni superiori. Un ricorso presentato personalmente dall’imputato è considerato inammissibile.
Cosa succede se il mio ricorso viene dichiarato inammissibile?
Se un ricorso viene dichiarato inammissibile, la Corte non esamina le questioni di merito sollevate. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria (in questo caso, 3.000 euro) da versare alla Cassa delle ammende, a causa della colpa nell’aver presentato un atto proceduralmente scorretto.
Perché è necessario un avvocato specializzato per ricorrere in Cassazione?
La legge richiede un avvocato abilitato al patrocinio superiore per garantire un’adeguata competenza tecnica nella presentazione del ricorso. Il giudizio in Cassazione è un giudizio di legittimità, non di merito, e richiede una profonda conoscenza delle norme procedurali e sostanziali. Questo requisito tutela sia il corretto funzionamento della giustizia sia l’interesse dello stesso imputato a ricevere la miglior difesa possibile.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 2 Num. 34671 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 2 Num. 34671 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 24/07/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da: COGNOME nato il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 15/04/2024 della CORTE APPELLO di NAPOLI
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
La Corte di appello di Napoli con la sentenza impugnata ha confermato la pronunzia del GUP del Tribunale di Napoli che il 16/11/2023 ha dichiarato NOME responsabile del reato di rapina.
Ricorre l’imputata, con impugnazione personale, deducendo violazione dell’art. 129 cod.proc.pen. poiché la Corte non avrebbe verificato la sussistenza di eventuali cause di proscioglimento .
Il ricorso deve essere trattato nelle forme «de plano», ai sensi dell’art. 610, comma 5bis, cod. proc. pen. – come modificato dalla legge n. 103 del 2017 -, trattandosi di impugnazione che deve essere dichiarata inammissibile perché proposta da soggetto non legittimato, in quanto non sottoscritta da difensore iscritto nell’albo dei sogge abilitati al patrocinio dinanzi a questa Corte Suprema.
Alla inammissibilità del ricorso consegue la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali, nonché, ai sensi dell’art. 616 c.p.p., valutati i profili di nella determinazione della causa di inammissibilità emergenti dal ricorso (Corte Cost. 13 giugno 2000, n. 186), al versamento della somma, che ritiene equa, di euro tremila a favore della cassa delle ammende.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 3000 in favore della cassa delle ammende.
Roma 24 luglio 2024
Il Consigliere estensore
NOME COGNOME
La Presidente
NOME COGNOME