LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Ricorso inammissibile: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Napoli. La decisione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, rendendo definitiva la pronuncia di secondo grado.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 24 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi di una Decisione della Cassazione

Quando un percorso giudiziario giunge al suo ultimo grado, la Corte di Cassazione, le aspettative sono alte. Tuttavia, non tutti i ricorsi superano il vaglio preliminare della Corte. Un’ordinanza recente ci offre lo spunto per analizzare il caso di un ricorso inammissibile e le sue dirette conseguenze per il proponente. Comprendere questo istituto è fondamentale per capire i meccanismi della giustizia penale.

La Vicenda Processuale: dall’Appello alla Cassazione

Il caso in esame trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli il 10 ottobre 2024. Insoddisfatto della decisione di secondo grado, l’imputato ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, affidando alla Suprema Corte il compito di riesaminare la legittimità del provvedimento. Il procedimento è stato assegnato alla Settima Sezione Penale, che ha fissato l’udienza per il 26 maggio 2025. In questa sede, il Collegio ha esaminato il ricorso proposto per valutarne, prima di ogni altra cosa, l’ammissibilità.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto. La Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente, ma si ferma a un gradino prima, rilevando la mancanza di uno dei requisiti fondamentali che la legge richiede per poter accedere a questo tipo di giudizio. La conseguenza diretta di tale pronuncia è che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva e irrevocabile. Oltre a ciò, la Corte ha condannato il ricorrente a sostenere le spese del procedimento e al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le motivazioni

L’ordinanza, nella sua forma sintetica, non esplicita nel dettaglio le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, nella pratica del diritto processuale penale, un ricorso inammissibile può derivare da diverse cause: la presentazione fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici richiesti dal codice di procedura, la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti (non consentite in Cassazione, che è giudice di sola legittimità) o altri vizi formali. La condanna alla sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende ha una funzione sanzionatoria e dissuasiva, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Le conclusioni

La declaratoria di inammissibilità del ricorso segna la fine del percorso processuale per l’imputato. La decisione della Corte d’Appello di Napoli è ora passata in giudicato, il che significa che è definitiva e non può più essere impugnata. Le conseguenze pratiche sono immediate: l’imputato è obbligato a pagare non solo le spese del giudizio di Cassazione da lui promosso, ma anche la significativa sanzione di tremila euro. Questo caso evidenzia l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere la via del ricorso in Cassazione, un rimedio che la legge riserva a casi specifici di violazione di legge e non a una generica rivalutazione dei fatti.

Cosa ha deciso la Corte di Cassazione nel caso specifico?
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello di Napoli.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La dichiarazione di inammissibilità ha modificato la sentenza precedente?
No, la dichiarazione di inammissibilità non modifica la sentenza precedente ma, al contrario, la rende definitiva e non più impugnabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati