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Ricorso inammissibile: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna in Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada percorribile senza il rispetto di precise regole. Un ricorso inammissibile viene rigettato senza che la Corte entri nel merito della questione. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio delle conseguenze economiche di un’impugnazione che non supera questo vaglio preliminare.

Il Fatto: Un’Impugnazione Davanti alla Cassazione

Il caso analizzato nasce dal ricorso presentato da un cittadino contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano. L’interessato ha cercato di ottenere una revisione della decisione di secondo grado rivolgendosi direttamente alla Corte di Cassazione, l’organo di vertice della giurisdizione italiana.

La Decisione della Corte: Dichiarazione di Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato il caso in udienza, ha emesso un’ordinanza perentoria. I giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non significa che la Corte abbia dato ragione o torto al ricorrente nel merito della vicenda, ma semplicemente che l’atto di impugnazione non possedeva i requisiti di forma o di sostanza necessari per poter essere discusso.

Le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile

La conseguenza diretta e più tangibile della declaratoria di inammissibilità è stata di natura economica. La Corte non si è limitata a respingere il ricorso, ma ha condannato il proponente a due distinti pagamenti:

1. Il pagamento delle spese processuali, ovvero i costi che lo Stato ha sostenuto per la gestione del procedimento.
2. Il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, un ente destinato a finanziare progetti di reinserimento per i detenuti.

Le Motivazioni della Decisione

L’ordinanza, nella sua concisione, stabilisce che il ricorso debba essere dichiarato inammissibile. Sebbene il testo non espliciti i vizi specifici riscontrati, la dichiarazione di inammissibilità in sede di legittimità scaturisce tipicamente da difetti procedurali. Tra le cause più comuni vi sono la presentazione del ricorso fuori dai termini di legge, la mancanza di motivi specifici di impugnazione o la proposizione di censure che riguardano il merito dei fatti, valutazione che è preclusa alla Corte di Cassazione, la quale si occupa solo di questioni di diritto (violazioni di legge o vizi di motivazione).

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve essere esercitato con competenza e rigore. Un’impugnazione superficiale o infondata non solo non porta al risultato sperato, ma comporta sanzioni economiche significative. La condanna al pagamento delle spese e della sanzione a favore della Cassa delle ammende funge da deterrente contro ricorsi presentati a scopo meramente dilatorio o senza una seria analisi giuridica. Pertanto, prima di intraprendere la via della Cassazione, è cruciale una valutazione approfondita da parte di un legale esperto per verificare la sussistenza dei presupposti di ammissibilità e delle reali possibilità di successo.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito perché manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. La Corte, quindi, non valuta se la decisione precedente fosse giusta o sbagliata, ma si ferma a una verifica preliminare dell’atto di impugnazione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Come stabilito nel provvedimento, la persona che ha presentato il ricorso inammissibile è condannata a pagare le spese processuali e a versare una somma di denaro, in questo caso tremila euro, alla Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato il merito della questione nel decidere per l’inammissibilità?
No, la dichiarazione di inammissibilità impedisce alla Corte di Cassazione di entrare nel merito della vicenda. La sua decisione si basa unicamente sulla verifica che il ricorso rispetti le regole procedurali e i limiti del giudizio di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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