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Ricorso inammissibile: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, evidenziando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Condanna alle Spese

L’esito di un procedimento giudiziario non si conclude sempre con una decisione sul merito della questione. A volte, l’atto di impugnazione stesso può essere viziato, portando a una dichiarazione di ricorso inammissibile. Questa evenienza, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione, comporta conseguenze economiche significative per chi ha proposto l’appello. Analizziamo insieme il caso per comprendere meglio la dinamica e le implicazioni.

I Fatti del Caso in Analisi

Un cittadino ha presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bologna in data 4 giugno 2024. Il ricorso mirava a ottenere una revisione della decisione di secondo grado. Tuttavia, il percorso processuale si è interrotto prima di poter entrare nel vivo della discussione.

La Decisione della Corte e il Significato di Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 4 febbraio 2025, ha posto fine al procedimento dichiarando il ricorso inammissibile.

Questa decisione non significa che la Corte abbia dato ragione o torto al ricorrente nel merito della sua pretesa. Significa, piuttosto, che il ricorso non possedeva i requisiti minimi, formali o sostanziali, che la legge richiede per poter essere esaminato. Le cause di inammissibilità possono essere molteplici: la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici, l’impugnazione di un provvedimento non appellabile, e così via. Di fatto, la Corte ha riscontrato un vizio preliminare che ha impedito qualsiasi valutazione sulla fondatezza delle doglianze.

Le Motivazioni della Condanna

La diretta conseguenza di una dichiarazione di ricorso inammissibile è sancita dalla legge. La Corte non si è limitata a chiudere il caso, ma ha anche applicato le sanzioni previste per chi introduce un’impugnazione viziata.

Le motivazioni della condanna economica risiedono proprio nella declaratoria di inammissibilità. Il sistema giudiziario prevede che chi avvia un’impugnazione senza rispettare le regole procedurali debba farsi carico non solo delle spese generate, ma anche di una sanzione pecuniaria. Nel caso specifico, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, risarcire il sistema giudiziario per l’impiego di risorse in un procedimento privo dei presupposti di legge; dall’altro, disincentivare la presentazione di ricorsi temerari o negligenti.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla giustizia e il diritto di impugnazione devono essere esercitati nel rigoroso rispetto delle norme. Un ricorso inammissibile non è un esito neutro, ma comporta precise responsabilità economiche. Per i cittadini e i loro difensori, ciò sottolinea l’importanza di una valutazione attenta e professionale prima di intraprendere la via del ricorso in Cassazione. È essenziale verificare scrupolosamente la sussistenza di tutti i requisiti di ammissibilità per evitare non solo una sconfitta processuale, ma anche una onerosa condanna pecuniaria.

Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Qual è la conseguenza economica per il ricorrente in questo caso specifico?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha valutato se la sentenza della Corte d’Appello fosse giusta o sbagliata?
No, la dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha impedito alla Corte di Cassazione di entrare nel merito della vicenda e di valutare la correttezza della sentenza impugnata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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