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Ricorso inammissibile: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 29 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di una Recente Ordinanza

L’esito di un procedimento giudiziario può spesso dipendere non solo dal merito delle questioni, ma anche dal rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un esempio emblematico è la dichiarazione di ricorso inammissibile, un istituto fondamentale del nostro ordinamento che funge da filtro per l’accesso ai gradi superiori di giudizio. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per analizzare le cause e, soprattutto, le conseguenze di tale pronuncia.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione da un soggetto, avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di L’Aquila nel maggio 2024. Il ricorrente, attraverso il suo legale, ha tentato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado, portando le proprie doglianze all’attenzione dei giudici di legittimità.

La Decisione della Corte e le Conseguenze del Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminati gli atti e udita la relazione del Consigliere, ha emesso un’ordinanza lapidaria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo della questione, ovvero non stabilisce chi avesse torto o ragione sui fatti, ma si ferma a un gradino prima, rilevando un vizio che impedisce l’esame del merito. La conseguenza diretta è che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva. Inoltre, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione pecuniaria prevista proprio per i casi di impugnazione temeraria o priva dei requisiti di legge.

Le Motivazioni

Anche se l’ordinanza in esame non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità, possiamo delineare le cause più comuni che portano a una simile pronuncia in Cassazione. Il ricorso può essere dichiarato inammissibile per svariati motivi, tutti riconducibili a vizi procedurali o di contenuto. Tra i più frequenti vi sono:

* Vizi di forma: Mancanza di elementi essenziali nell’atto, come una chiara esposizione dei motivi o l’indicazione delle norme violate.
* Proposizione di questioni di fatto: La Cassazione è un giudice di legittimità, non di merito. Non può rivalutare le prove o i fatti come accertati nei gradi precedenti. Un ricorso che tenta di ottenere una nuova valutazione dei fatti è intrinsecamente inammissibile.
* Tardività: Il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.
* Genericità dei motivi: I motivi di ricorso devono essere specifici e pertinenti, non possono limitarsi a una critica generica della sentenza impugnata.

La decisione di inammissibilità, quindi, agisce come un presidio di efficienza del sistema giudiziario, evitando che la Suprema Corte venga oberata da ricorsi infondati o non correttamente formulati.

Le Conclusioni

La pronuncia in esame ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi massimi livelli, richiede competenza tecnica e un’attenta osservanza delle regole procedurali. Un ricorso inammissibile non solo frustra le aspettative della parte, ma comporta anche conseguenze economiche significative. Questa ordinanza serve da monito sull’importanza di affidarsi a professionisti esperti per la redazione di atti complessi come il ricorso per Cassazione, al fine di evitare che le proprie ragioni, anche se potenzialmente fondate nel merito, vengano respinte per un vizio di forma.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non ha potuto esaminare il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Di conseguenza, la sentenza impugnata diventa definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Come stabilito dall’ordinanza, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, in questo caso pari a tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha analizzato i fatti del processo in questo caso?
No, dichiarando il ricorso inammissibile, la Corte si è fermata a una valutazione preliminare sulla correttezza dell’impugnazione, senza entrare nel merito della vicenda e senza riesaminare i fatti accertati nei precedenti gradi di giudizio.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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