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Ricorso inammissibile: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione, presa con procedura semplificata, comporta la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di 4.000 euro in favore della Cassa delle ammende. Questo caso evidenzia le severe conseguenze economiche derivanti dalla presentazione di un ricorso privo dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Analisi delle Conseguenze Economiche

Presentare un ricorso alla Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma non è una strada percorribile senza solide basi giuridiche. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre lo spunto per analizzare le gravi conseguenze di un ricorso inammissibile, che vanno oltre la semplice delusione processuale, traducendosi in sanzioni economiche significative. Vediamo nel dettaglio cosa è successo.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da un ricorso presentato contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Firenze nel maggio 2024. La parte ricorrente ha deciso di impugnare tale decisione, portando il caso all’attenzione della Corte di Cassazione. Tuttavia, l’esito non è stato quello sperato. La Suprema Corte, dopo aver esaminato gli atti, ha concluso per la palese infondatezza dell’impugnazione.

La Decisione della Corte di Cassazione sul ricorso inammissibile

Con un’ordinanza emessa nel luglio 2025, la settima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione ha chiuso definitivamente la questione, senza entrare nel merito delle argomentazioni proposte. La Corte ha inoltre disposto la condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma rilevante, pari a 4.000,00 euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: La Procedura Semplificata e la Sanzione

La Corte ha applicato l’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma consente ai giudici di Cassazione di dichiarare l’inammissibilità di un ricorso “senza formalità di procedura” quando questa è palese. Si tratta di uno strumento volto a deflazionare il carico di lavoro della Corte, permettendo di smaltire rapidamente le impugnazioni che mancano dei requisiti minimi di legge, senza la necessità di una pubblica udienza.

La motivazione alla base della condanna economica è duplice. In primo luogo, la condanna al pagamento delle spese processuali segue il principio della soccombenza: chi perde, paga i costi generati dall’attività giudiziaria che ha inutilmente attivato. In secondo luogo, la sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende ha una funzione deterrente. Serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi temerari o palesemente infondati, che impegnano preziose risorse della giustizia senza avere alcuna possibilità di successo.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

La decisione in esame ribadisce un principio fondamentale: l’accesso alla giustizia di ultima istanza deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è un evento neutro, ma comporta conseguenze economiche tangibili e severe. Per i cittadini, ciò significa che prima di intraprendere un’azione legale, specialmente in Cassazione, è cruciale affidarsi a un professionista legale che possa valutare attentamente le reali probabilità di successo e la sussistenza dei presupposti di legge. In caso contrario, il rischio è quello di aggiungere al danno della soccombenza anche la beffa di una pesante sanzione pecuniaria, come dimostra chiaramente questa ordinanza.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che il ricorso non può essere esaminato nel merito dalla Corte perché manca dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. La Corte non valuta se le ragioni del ricorrente siano giuste o sbagliate, ma si ferma a una verifica preliminare che ha esito negativo.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in questo caso?
La ricorrente è stata condannata a pagare sia le spese del processo (i costi sostenuti dallo Stato per la procedura) sia una sanzione pecuniaria di 4.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende.

Cosa si intende per decisione presa ‘senza formalità di procedura’?
Si tratta di una procedura semplificata e accelerata, prevista dall’art. 610, comma 5-bis del codice di procedura penale, che permette alla Corte di Cassazione di dichiarare un ricorso inammissibile senza dover tenere un’udienza pubblica, ottimizzando così i tempi della giustizia.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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