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Ricorso inammissibile: la condanna alle spese

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Torino. Tale decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, confermando le conseguenze negative di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 25 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze della Condanna in Cassazione

Presentare un’impugnazione in Corte di Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma cosa succede se l’atto non supera il vaglio preliminare? Un’ordinanza recente ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile, che si traducono non solo nella conferma della decisione precedente, ma anche in sanzioni economiche a carico di chi lo ha proposto. Analizziamo questo caso per comprendere meglio la dinamica processuale e le sue implicazioni pratiche.

I Fatti del Processo: Dall’Appello alla Cassazione

La vicenda giudiziaria trae origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino il 22 gennaio 2025. Un imputato, ritenendo la decisione lesiva dei propri diritti, ha deciso di presentare ricorso per Cassazione, cercando di ottenere un annullamento o una riforma della pronuncia di secondo grado. Il caso è quindi approdato dinanzi alla Quinta Sezione Penale della Suprema Corte per la valutazione finale.

La Decisione della Suprema Corte e il Ricorso Inammissibile

Durante l’udienza del 21 marzo 2025, la Corte di Cassazione, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere e le conclusioni del Procuratore Generale e del difensore, ha emesso la sua decisione. L’esito è stato netto: il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

Questa statuizione significa che i giudici non sono entrati nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. La dichiarazione di inammissibilità è una decisione preliminare che blocca l’esame della causa, poiché l’atto di impugnazione è stato ritenuto privo dei requisiti formali o sostanziali previsti dalla legge. Le ragioni possono essere molteplici: dalla tardività della presentazione alla genericità dei motivi, fino alla proposizione di questioni non consentite in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Condanna

La motivazione principale dietro la condanna economica risiede direttamente nella declaratoria di inammissibilità. Il sistema processuale prevede che la parte che promuove un’impugnazione temeraria o priva dei presupposti di legge debba farsi carico non solo delle spese del procedimento che ha attivato, ma anche di una sanzione pecuniaria. Nel caso specifico, l’ordinanza stabilisce la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 4.000,00 euro in favore della Cassa delle ammende. Questa misura ha una duplice funzione: da un lato, sanzionare l’abuso dello strumento processuale e, dall’altro, dissuadere dalla presentazione di ricorsi infondati che appesantiscono il lavoro della Corte di Cassazione.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

La decisione analizzata sottolinea un principio fondamentale del diritto processuale: l’accesso alla giustizia deve essere esercitato in modo responsabile. Un ricorso inammissibile non è privo di conseguenze. Per il cittadino, ciò significa che la sentenza impugnata diventa definitiva e irrevocabile, con tutte le relative conseguenze giuridiche. Inoltre, si aggiunge un onere economico significativo, rappresentato dalle spese del giudizio di Cassazione e dalla sanzione pecuniaria. Questo caso serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, in grado di valutare attentamente i presupposti e le effettive possibilità di successo di un’impugnazione prima di adire la Suprema Corte.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché l’atto di ricorso manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge, bloccando di fatto il procedimento a uno stadio preliminare.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro, in questo caso 4.000,00 euro, in favore della Cassa delle ammende.

La dichiarazione di inammissibilità equivale a una decisione sulla colpevolezza o innocenza?
No, la dichiarazione di inammissibilità è una decisione puramente processuale. La Corte non si esprime sul merito dei fatti (la cosiddetta ‘questione di fatto’), ma si limita a constatare che il ricorso non può essere giudicato. La conseguenza è che la decisione del grado precedente diventa definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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