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Ricorso inammissibile: la Cassazione e le spese

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello. La decisione sottolinea che, in base alla procedura penale, l’inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, confermando la rigidità dei requisiti formali per l’accesso al giudizio di legittimità.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze e Sanzioni Pecuniarie

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha ribadito le severe conseguenze derivanti dalla presentazione di un ricorso inammissibile. Questa pronuncia offre un’importante lezione sui requisiti procedurali e sulle sanzioni economiche previste dalla legge per chi adisce la Suprema Corte senza un valido fondamento. Analizziamo nel dettaglio la vicenda e la decisione dei giudici.

I Fatti alla Base del Provvedimento

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un cittadino avverso una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catania in data 1 febbraio 2024. Il ricorrente ha cercato di ottenere la revisione di tale decisione davanti alla Corte di Cassazione, il più alto grado di giurisdizione del nostro ordinamento.

La Decisione della Corte sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, riunitasi in camera di consiglio, ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle questioni sollevate dall’appellante, ma si ferma a una valutazione preliminare sulla conformità dell’atto ai requisiti di legge. La conseguenza diretta di tale declaratoria è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha fondato la propria decisione sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale. Questa norma stabilisce che, in caso di inammissibilità del ricorso, il ricorrente deve essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende. I giudici hanno ritenuto che il ricorso proposto non superasse il vaglio preliminare di ammissibilità, probabilmente per vizi di forma o di sostanza nelle doglianze presentate.

Nel provvedimento viene anche citato un precedente giurisprudenziale (Sez. 6, n. 41254 del 2019), il quale chiarisce che le questioni possono essere rilevate d’ufficio dalla Corte solo in casi eccezionali, come l’irrogazione di una pena illegale, circostanza evidentemente non riscontrata nel caso di specie. Pertanto, non sussistendo i presupposti per un esame nel merito, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare il ricorso inammissibile.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza conferma un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è soggetto a regole rigorose. Un ricorso presentato in modo non conforme alla legge viene bloccato in una fase preliminare, senza alcuna discussione sul fondo della questione. Le implicazioni pratiche per il ricorrente sono significative: non solo vede respinta la propria istanza, ma subisce anche una condanna economica. Nello specifico, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro a favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una duplice funzione: da un lato, ristorare lo Stato per i costi di un procedimento giudiziario attivato inutilmente; dall’altro, fungere da deterrente contro la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, contribuendo così a non congestionare il lavoro della Suprema Corte.

Cosa succede quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile?
La Corte non esamina il merito della questione e condanna la parte che ha presentato il ricorso al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

A quanto ammonta la sanzione pecuniaria in questo caso?
In questo specifico caso, il ricorrente è stato condannato al pagamento di una somma di tremila euro, oltre alle spese del procedimento.

Su quale base normativa è stato dichiarato inammissibile il ricorso?
La decisione si fonda sull’articolo 610, comma 5-bis, del codice di procedura penale, che disciplina le conseguenze dell’inammissibilità del ricorso per cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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