Ricorso Inammissibile in Cassazione: Analisi di un’Ordinanza e Conseguenze
L’esito di un processo non si decide solo nel merito, ma anche attraverso il rigoroso rispetto delle regole procedurali. Un’ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un chiaro esempio di come un ricorso inammissibile non solo ponga fine alle speranze di riforma di una sentenza, ma comporti anche significative conseguenze economiche per il proponente. Questo caso, relativo a un’impugnazione contro una decisione della Corte d’Appello di Firenze, evidenzia l’importanza di una corretta impostazione tecnica del ricorso per Cassazione.
Il Contesto Processuale
I fatti alla base della vicenda processuale vedono un soggetto che, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Firenze in data 9 novembre 2023, decide di presentare ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione. L’obiettivo era, presumibilmente, ottenere l’annullamento o la riforma della sentenza di secondo grado, contestandone la legittimità.
La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile
La Corte di Cassazione, riunita in udienza, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha emesso una decisione netta e perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Questa declaratoria non entra nel vivo delle argomentazioni difensive, ma si ferma a un gradino prima. Dichiarare un ricorso inammissibile significa che l’impugnazione è affetta da vizi talmente gravi da impedirne persino la discussione nel merito. Le ragioni possono essere molteplici: dalla tardività della presentazione alla mancanza dei motivi specifici richiesti dalla legge, fino alla proposizione di censure che non rientrano nei poteri di valutazione della Cassazione, la quale giudica solo sulla corretta applicazione della legge (giudizio di legittimità) e non sui fatti (giudizio di merito).
Le Conseguenze Economiche della Inammissibilità
La decisione della Corte non si è limitata a chiudere il caso. La parte che ha proposto il ricorso è stata condannata a sostenere due tipi di oneri economici:
1. Il pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi relativi al procedimento dinanzi alla Cassazione.
2. Il versamento di una somma alla Cassa delle ammende: la Corte ha quantificato questa sanzione pecuniaria in tremila euro. Questa misura ha una duplice funzione: sanzionare l’abuso del processo, ovvero l’aver adito la Suprema Corte con un ricorso palesemente infondato o viziato, e finanziare un fondo destinato al miglioramento del sistema carcerario.
Le Motivazioni della Decisione
L’ordinanza in esame è estremamente sintetica e non esplicita le specifiche ragioni che hanno condotto alla declaratoria di inammissibilità. Tuttavia, in base alla prassi e alla normativa, possiamo ipotizzare che il ricorso fosse carente dei requisiti essenziali previsti dal codice di procedura penale. Il ricorso per Cassazione deve contenere motivi specifici che indichino con precisione le violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata. Non è sufficiente una generica contestazione, ma è necessario un confronto puntuale e tecnico con le argomentazioni del giudice di merito. La dichiarazione di inammissibilità suggerisce che il ricorso non superava questa soglia di specificità e pertinenza, venendo considerato un tentativo non consentito di ottenere un terzo grado di giudizio sul fatto.
Le Conclusioni
Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio straordinario, riservato a casi in cui si lamenta una chiara violazione di legge. Un ricorso inammissibile non solo non ottiene il risultato sperato, ma si trasforma in un costo certo per il ricorrente. La decisione serve da monito sull’importanza di affidarsi a una difesa tecnica qualificata, capace di valutare realisticamente le possibilità di successo di un’impugnazione e di redigerla nel pieno rispetto dei rigorosi formalismi richiesti dalla legge, evitando così di aggravare la posizione del proprio assistito con ulteriori sanzioni economiche.
Cosa succede quando un ricorso viene dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. La sentenza impugnata diventa definitiva e l’appello viene respinto per motivi procedurali o formali.
Quali sono le conseguenze economiche per chi propone un ricorso inammissibile?
Secondo quanto stabilito in questa ordinanza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione per l’uso improprio dello strumento processuale.
La Corte di Cassazione entra nel merito della questione in caso di inammissibilità?
No. La dichiarazione di inammissibilità è una decisione preliminare che blocca l’esame del caso. La Corte si limita a verificare se il ricorso rispetta tutti i requisiti di forma e di sostanza previsti dalla legge per poter essere discusso.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 20267 Anno 2025
Penale Ord. Sez. 7 Num. 20267 Anno 2025
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME
Data Udienza: 17/01/2025
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NOME (CUI CODICE_FISCALE) nato il 07/07/1984
avverso la sentenza del 09/11/2023 della CORTE APPELLO di FIRENZE
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Rilevato che il ricorso proposto da COGNOME è inammissibile atteso
che emerge una adeguata motivazione in ordine alla pena correlata al reato ex art
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t
comma 5 del DPR 309/90 sia in termini di reato base che satellite, a fronte de numerosi cessionari coinvolti, della seríalità delle condotte e della capacit
procurarsi diverse tipologie di droga. Va altresì osservato che non sussiste gravam proposto avverso il giudizio di bilanciamento tra le attenuanti generiche
tr l’aggravante ex art. 80 del DPR 309/90, con conseguente (manifesta infondatezzaj
del correlato ultimo motivo di ricorso.
Rilevato che pertanto il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con
condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 3000 in favore della Cassa delle Ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spes processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 17.1.2025