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Ricorso inammissibile: la Cassazione e le sanzioni

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 18053/2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Bari. La decisione sottolinea le severe conseguenze di un ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 21 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Conseguenze Economiche e Procedurali

Presentare un appello è un diritto fondamentale, ma è un percorso che richiede rigore e rispetto delle norme procedurali. Quando queste regole non vengono seguite, il risultato può essere un ricorso inammissibile, una pronuncia che non solo preclude l’esame nel merito della questione, ma comporta anche significative conseguenze economiche per chi lo ha proposto. Un’ordinanza recente della Corte di Cassazione ce lo ricorda chiaramente, stabilendo sanzioni precise a carico del ricorrente.

Il Caso in Esame: Un Appello Respinto in Partenza

La vicenda trae origine da un ricorso presentato alla Suprema Corte di Cassazione contro una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Bari. Il ricorrente, attraverso i suoi legali, ha cercato di ottenere l’annullamento della decisione di secondo grado. Tuttavia, l’iter del suo gravame si è interrotto prima ancora di entrare nel vivo della discussione giuridica.

La Decisione della Corte di Cassazione sul Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza lapidaria. Con una decisione secca e diretta, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa pronuncia ha impedito alla Corte di valutare le ragioni del ricorrente, bloccando di fatto il procedimento. Ma le conseguenze non si sono fermate qui. La Corte ha contestualmente condannato il ricorrente al pagamento di due diverse somme: le spese del procedimento e un importo di tremila euro da versare alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: Il Significato di Inammissibilità

L’ordinanza in esame non entra nel dettaglio dei motivi specifici che hanno reso l’atto non idoneo, ma la dichiarazione di inammissibilità è di per sé una motivazione sufficiente per le sanzioni economiche applicate. Un ricorso inammissibile è un atto che presenta vizi procedurali talmente gravi da non poter essere preso in considerazione dal giudice. Questi vizi possono riguardare, ad esempio, il mancato rispetto dei termini per la presentazione, la carenza di motivi specifici come richiesto dalla legge, o la proposizione di questioni non consentite in sede di legittimità.

La condanna alle spese processuali è la conseguenza diretta del principio di soccombenza: chi perde, paga. La sanzione ulteriore a favore della Cassa delle ammende ha, invece, una funzione dissuasiva. Serve a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti senza la dovuta diligenza, che congestionano il sistema giudiziario e sottraggono tempo e risorse alla trattazione di casi meritevoli.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Pronuncia

Questa ordinanza ribadisce un principio cruciale nella pratica legale: l’impugnazione di un provvedimento giudiziario non è un atto da prendere alla leggera. La dichiarazione di ricorso inammissibile non è un mero tecnicismo, ma una decisione con effetti pratici e patrimoniali tangibili. Per il cittadino, significa che la sentenza impugnata diventa definitiva e che si dovranno sostenere costi aggiuntivi, a volte anche ingenti. Per gli avvocati, sottolinea l’importanza di una valutazione attenta e scrupolosa dei presupposti di ammissibilità prima di intraprendere la via del ricorso in Cassazione, al fine di tutelare al meglio gli interessi del proprio assistito ed evitare sanzioni che gravano su di esso.

Qual è stata la decisione della Corte di Cassazione nel caso specifico?
La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, senza quindi esaminare le ragioni di merito dell’impugnazione.

Quali sono le conseguenze economiche per chi presenta un ricorso inammissibile?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.

Perché un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando presenta vizi che ne impediscono l’esame nel merito, come il mancato rispetto dei termini, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge, o altre gravi carenze procedurali.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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