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Ricorso inammissibile: la Cassazione e le conseguenze

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 20 maggio 2025, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d’Appello di Roma. Tale decisione ha comportato per il ricorrente la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione priva dei requisiti di legge.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Chiude la Porta e Presenta il Conto

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultima via per contestare una sentenza, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Un errore può costare caro, non solo in termini di esito del processo, ma anche economicamente. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di cosa accade quando un’impugnazione viene giudicata non idonea: il ricorso inammissibile non solo viene respinto, ma comporta anche sanzioni per il proponente. Analizziamo questa decisione per capire le implicazioni pratiche per chiunque si trovi ad affrontare l’ultimo grado di giudizio.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale trae origine da un ricorso presentato alla Corte di Cassazione da un soggetto, a seguito di una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Roma in data 20 dicembre 2024. L’imputato, cercando di ribaltare la decisione dei giudici di secondo grado, ha proposto impugnazione presso la Suprema Corte, affidando le sue speranze ai magistrati della settima sezione penale.

La Decisione della Corte di Cassazione

Durante l’udienza del 20 maggio 2025, la Corte di Cassazione ha esaminato il caso. L’esito, tuttavia, è stato netto e sfavorevole per il ricorrente. Con una sintetica ma perentoria ordinanza, i giudici hanno dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione ha interrotto bruscamente l’iter processuale, impedendo alla Corte di entrare nel merito delle questioni sollevate e rendendo definitiva la sentenza della Corte d’Appello. Ma la decisione non si è fermata qui, prevedendo conseguenze economiche dirette per l’appellante.

Le motivazioni e le conseguenze del ricorso inammissibile

L’ordinanza in esame non entra nel dettaglio delle specifiche ragioni che hanno portato a dichiarare il ricorso inammissibile. Tuttavia, una tale declaratoria implica che l’impugnazione fosse viziata da difetti che ne hanno precluso l’esame. In generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per varie ragioni, come la presentazione fuori termine, la mancanza di motivi specifici previsti dalla legge (ad esempio, violazione di legge o vizio di motivazione), o la proposizione di questioni di fatto che non possono essere riesaminate in sede di legittimità.

La conseguenza diretta, come stabilito nel provvedimento, è duplice:

1. Condanna alle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a pagare tutti i costi relativi al procedimento in Cassazione da lui avviato.
2. Sanzione pecuniaria: Oltre alle spese, è stata inflitta una condanna al pagamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Questa sanzione ha una funzione deterrente, volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o dilatori, che sovraccaricano inutilmente il sistema giudiziario.

Le conclusioni

Questo caso sottolinea una lezione fondamentale del diritto processuale penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è rigorosamente regolamentato e non può essere considerato una semplice terza istanza di giudizio. La declaratoria di ricorso inammissibile non è un mero tecnicismo, ma una decisione con pesanti implicazioni. Non solo conferma la sentenza impugnata, ma impone al ricorrente un onere economico significativo, che serve a sanzionare l’abuso dello strumento processuale. È quindi cruciale che un ricorso per cassazione sia preparato con la massima perizia tecnica, fondandosi su motivi solidi e legalmente ammissibili, per evitare di incorrere in una secca declaratoria di inammissibilità e nelle relative sanzioni pecuniarie.

Cosa significa quando un ricorso viene dichiarato ‘inammissibile’ dalla Corte di Cassazione?
Significa che il ricorso non possiede i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per poter essere esaminato. Di conseguenza, la Corte non valuta il merito delle questioni sollevate, ma si limita a respingere l’impugnazione per motivi procedurali.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile in ambito penale?
Come stabilito in questa ordinanza, la parte che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese processuali del giudizio di Cassazione e al versamento di una somma di denaro, in questo caso tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha esaminato nel merito la sentenza della Corte d’Appello?
No. La dichiarazione di inammissibilità del ricorso ha impedito alla Corte di Cassazione di procedere all’esame del merito della vicenda. La sentenza della Corte d’Appello di Roma è quindi diventata definitiva senza un’ulteriore valutazione del suo contenuto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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