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Ricorso inammissibile: la Cassazione e le conseguenze

La Corte di Cassazione, con ordinanza, ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Ancona. A seguito della decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro a favore della Cassa delle ammende, evidenziando le severe conseguenze di un’impugnazione che non rispetta i requisiti di legge.

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Pubblicato il 28 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Le Conseguenze Economiche secondo la Cassazione

Presentare un ricorso in Cassazione è l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è un percorso irto di ostacoli procedurali. Un’ordinanza recente della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio delle conseguenze di un ricorso inammissibile: non solo la conferma della decisione impugnata, ma anche l’imposizione di significative sanzioni economiche. Questo caso, sebbene scarno nei dettagli fattuali, è emblematico per comprendere i rischi legati a un’impugnazione non fondata o mal formulata.

I Fatti del Caso: un Appello Davanti alla Cassazione

La vicenda processuale ha origine da una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Ancona in data 29 aprile 2024. Un soggetto, ritenendosi leso da tale decisione, ha deciso di proporre ricorso per Cassazione, sperando di ottenere un annullamento o una riforma della pronuncia a lui sfavorevole. Il caso è stato assegnato alla Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, che ha fissato l’udienza per la discussione nel mese di marzo 2025.

La Decisione della Corte: il Ricorso Inammissibile e le Sanzioni

L’esito del giudizio di legittimità è stato netto e sfavorevole per l’appellante. La Corte Suprema, dopo aver ascoltato la relazione del Consigliere designato, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile.

Questa decisione non ha comportato un’analisi nel merito delle ragioni del ricorrente, ma si è fermata a una valutazione preliminare. La conseguenza diretta e gravosa è stata duplice:

1. Condanna alle spese processuali: Il ricorrente è stato obbligato a rimborsare tutti i costi legati al procedimento di Cassazione.
2. Sanzione pecuniaria: È stata disposta la condanna al pagamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, una sanzione prevista dalla legge per scoraggiare ricorsi dilatori o manifestamente infondati.

Le Motivazioni dietro un Ricorso Inammissibile

L’ordinanza in esame non esplicita le ragioni specifiche dell’inammissibilità. Tuttavia, in via generale, un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile per diverse cause previste dal codice di procedura penale. Tra le più comuni vi sono:

* Vizi di forma: L’atto potrebbe non rispettare i requisiti formali richiesti dalla legge (es. mancata sottoscrizione da parte di un avvocato abilitato, errata indicazione del provvedimento impugnato).
* Motivi non consentiti: Il ricorso potrebbe basarsi su motivi non ammessi in sede di legittimità. La Cassazione, infatti, non è un terzo grado di merito e non può rivalutare i fatti del processo, ma solo verificare la corretta applicazione della legge.
* Manifesta infondatezza: I motivi addotti appaiono palesemente privi di qualsiasi fondamento giuridico, tanto da non meritare un esame approfondito.
* Tardività: Il ricorso è stato presentato oltre i termini perentori stabiliti dalla legge.

La decisione di inammissibilità, quindi, agisce come un filtro per garantire che solo le questioni giuridiche meritevoli di attenzione arrivino a un esame approfondito da parte della Suprema Corte.

Le Conclusioni

La pronuncia analizzata, pur nella sua brevità, lancia un messaggio inequivocabile: l’accesso alla giustizia, specialmente ai suoi gradi più alti, deve essere esercitato con responsabilità. Un ricorso inammissibile non è un evento neutro, ma un errore procedurale che comporta conseguenze economiche tangibili per chi lo propone. La condanna alle spese e alla sanzione a favore della Cassa delle ammende serve a sanzionare l’abuso dello strumento processuale e a tutelare l’efficienza del sistema giudiziario, evitando di congestionare la Corte di Cassazione con impugnazioni prive dei presupposti di legge.

Cosa succede quando la Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile?
La Corte non esamina il merito della questione ma rigetta l’impugnazione per motivi procedurali o di diritto. Di conseguenza, condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e, come in questo caso, può aggiungere una sanzione pecuniaria.

Quali penalità economiche sono state imposte nel caso specifico?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Qual era la decisione impugnata dal ricorrente?
Il ricorrente aveva impugnato una sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Ancona in data 29 aprile 2024.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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