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Ricorso inammissibile: la Cassazione e le conseguenze

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile contro una sentenza di un Tribunale. A seguito di questa decisione, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ricorso Inammissibile: Quando la Cassazione Condanna alle Spese

L’ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, numero 28386 del 2025, offre uno spunto cruciale per comprendere le conseguenze di un ricorso inammissibile. Quando un ricorso viene presentato senza i requisiti previsti dalla legge, la Corte Suprema non entra nel merito della questione, ma si limita a una declaratoria di inammissibilità che comporta precise sanzioni economiche per il ricorrente. Questo provvedimento, seppur sintetico, è un chiaro monito sull’importanza di un’attenta valutazione prima di adire il giudice di legittimità.

Il Percorso Giudiziario

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza emessa dal Tribunale di Ravenna in data 3 giugno 2024. Non soddisfatto della decisione di primo grado, l’imputato ha deciso di impugnare il provvedimento direttamente dinanzi alla Corte di Cassazione, l’organo supremo della giurisdizione italiana. L’udienza per la discussione del ricorso è stata fissata per il 4 luglio 2025.

La Decisione della Corte: Focus sul Ricorso Inammissibile

All’esito dell’udienza, la Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa statuizione è di fondamentale importanza: significa che i giudici non hanno valutato se le richieste del ricorrente fossero fondate o meno. La decisione si è fermata a un livello precedente, ovvero alla verifica dei presupposti processuali necessari affinché il ricorso potesse essere esaminato.

Le Conseguenze Economiche della Dichiarazione di Inammissibilità

La declaratoria di inammissibilità non è priva di effetti. Al contrario, l’ordinanza ha condannato il ricorrente a sostenere due tipi di oneri economici:
1. Pagamento delle spese processuali: si tratta dei costi sostenuti dall’apparato statale per la gestione del procedimento.
2. Versamento di una somma alla Cassa delle ammende: il ricorrente è stato condannato a pagare 3.000,00 euro a questo specifico ente. Si tratta di una sanzione pecuniaria volta a scoraggiare la presentazione di ricorsi palesemente infondati o proposti al di fuori dei casi previsti dalla legge, che appesantiscono inutilmente il lavoro della Corte.

Le Motivazioni

Sebbene l’ordinanza non espliciti le ragioni specifiche dell’inammissibilità (potrebbero essere di varia natura: tardività, mancanza di motivi specifici, etc.), la motivazione della condanna economica è implicita nella natura stessa della decisione. Quando si presenta un ricorso in Cassazione, si attiva un complesso e costoso meccanismo giudiziario. Se il ricorso si rivela privo dei requisiti minimi per essere discusso, la legge prevede che il proponente debba farsi carico non solo delle spese, ma anche di una sanzione aggiuntiva. Questa misura serve a responsabilizzare le parti e i loro difensori, incentivandoli a percorrere la via del giudizio di legittimità solo in presenza di vizi giuridici concreti e ben argomentati.

Conclusioni

L’ordinanza in esame ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: l’accesso alla Corte di Cassazione è un rimedio eccezionale, non una terza istanza di giudizio sul fatto. La dichiarazione di ricorso inammissibile e la conseguente condanna al pagamento delle spese e della sanzione a favore della Cassa delle ammende rappresentano le dirette conseguenze di un’impugnazione che non supera il vaglio preliminare di ammissibilità. Per i cittadini e i professionisti del diritto, questo costituisce un importante promemoria sulla necessità di ponderare attentamente la strategia processuale, al fine di evitare esiti sfavorevoli e oneri economici significativi.

Cosa significa che un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte di Cassazione non ha esaminato il merito della questione perché il ricorso non rispettava i requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge per essere giudicato.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso 3.000,00 euro, in favore della Cassa delle ammende.

La Corte di Cassazione ha modificato la decisione del Tribunale di Ravenna?
No. Dichiarando il ricorso inammissibile, la Corte non è entrata nel merito della sentenza del Tribunale, che quindi rimane invariata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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